Se il requisito della laurea non è tutto

Secondo un'indagine Indeed, 1 datore di lavoro su 4 sarebbe pronto a rinunciare al requisito formale della laurea: a fare la differenza sono le competenze

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Secondo un'indagine Indeed, 1 datore di lavoro su 4 sarebbe pronto a rinunciare al requisito formale della laurea

Il requisito della laurea è ancora fondamentale per trovare lavoro? Sì, molto spesso, ma qualcosa sta cambiando.

Stando di dati Indeed, frutto di un’intervista a 500 recruiter italiani, la laurea è inserita in quasi 1 annuncio su 2. Tuttavia, sebbene il 47% dei datori di lavoro dichiari di aver intensificato l’uso di titoli di studio formali negli ultimi tre anni, la laurea da sola non sembra più sufficiente a colmare le esigenze del mercato.

Quasi la metà degli intervistati ritiene che le lauree diventino obsolete in fretta. E addirittura il 62% lamenta che i programmi universitari non preparino i ragazzi con competenze immediatamente spendibili per il lavoro. Inoltre, il 26% dei datori di lavoro non avrebbe barriere nel rimuovere il requisito della laurea dalle proprie ricerche di lavoro. Suggerendo che si stia diffondendo l’opinione che, per alcune posizioni le competenze possono essere acquisite e dimostrate in altri modi.

Sebbene l’istruzione formale continui a essere tenuta in grande considerazione, l’evoluzione del mercato del lavoro, la difficoltà nel reperire i talenti e la necessità di formazione continua incidono anche sulle strategie di reclutamento”, commenta Gianluca Bonacchi, Talent Strategy Advisor di Indeed. Per alcuni settori il titolo di studio continuerà a essere un prerequisito, mentre per altri potrebbe non rappresentare più una discriminante. O dovrà viaggiare di pari passo alle competenze sviluppate in altro modo”.

Il requisito della laurea vale quanto le soft skill

La diffusione dell’intelligenza artificiale sta iniziando a giocare un peso anche nella valutazione dei candidati entry-level. Non a caso, il 18% dei datori di lavoro considererebbe l’AI come alternativa a un neolaureato per mansioni specifiche. Va da sé che in questo contesto, le soft skill emergono come elementi distintivi per i profili junior.

Le competenze trasversali più valorizzate dai datori di lavoro sono: capacità di lavoro di squadra (52%), adattabilità e flessibilità (50%), attitudine al problem-solving e pensiero critico (50%). Significative anche agilità di apprendimento e curiosità (44%) e capacità di prendere iniziativa e proattività (40%).

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