L’era digitale ha rivoluzionato il modo in cui lavoriamo, portando lo smart working da eccezione a norma per milioni di persone: da un lato questa flessibilità offre benefici innegabili, dall’altro presenta nuove sfide per il benessere mentale.
Conciliare produttività e salute psicologica è fondamentale e vediamo come favorire questo processo.
I vantaggi per mente e corpo
Lo smart working, quando gestito correttamente sia dal lavoratore che dal datore di lavoro, può avere un impatto profondamente positivo sul nostro benessere. A cominciare dalla maggiore autonomia: avere la libertà di gestire orari e spazio di lavoro rafforza il senso di autonomia e di fiducia. Questo controllo sulla propria vita lavorativa può ridurre il senso di impotenza e aumentare la soddisfazione professionale.
Inoltre, eliminare il viaggio casa-ufficio non solo fa risparmiare tempo e denaro, ma riduce anche lo stress e la fatica associati al traffico o ai mezzi pubblici affollati. In più, la flessibilità di orario consente di integrare meglio la vita professionale con gli impegni personali e familiari. La possibilità di gestire appuntamenti, attività scolastiche o altre esigenze private riduce il senso di colpa e il conflitto tra i diversi ruoli, contribuendo a un maggiore benessere mentale e fisico complessivo.
Le sfide nascoste del lavoro da casa
Nonostante i benefici, lo smart working può nascondere delle insidie che possono compromettere equilibrio e benessere mentale.
- Difficoltà a staccare e burnout: la linea tra vita lavorativa e vita privata può diventare sottile. La sensazione di dover essere sempre disponibili porta a lavorare oltre l’orario stabilito, alimentando stress cronico e, nel tempo, rischio di burnout.
- Isolamento e solitudine: la mancanza di interazioni faccia a faccia con i colleghi può generare sentimenti di isolamento. Le chiacchiere informali in ufficio sono cruciali per costruire relazioni, sentirsi parte di un team e supportarsi a vicenda. La loro assenza può minare il senso di appartenenza e il morale.
- Difficoltà di gestione e iperconnessione o techno-stress: senza una routine strutturata, può essere difficile mantenere concentrazione e produttività. Inoltre, l’eccessivo utilizzo di strumenti digitali e la necessità di essere costantemente online possono portare a sovraccarico cognitivo e maggiore ansia.
Strategie per mantenere il benessere mentale
Per sfruttare i vantaggi dello smart working senza sacrificarne la salute, è essenziale adottare strategie consapevoli. Di seguito alcuni consigli pratici.
- Stabilisci confini chiari: definisci orari di lavoro precisi e comunicali. Al termine della giornata, spegni il computer, chiudi le notifiche e dedicati a ciò che ti ricarica.
- Crea uno spazio dedicato al lavoro: avere una postazione fissa, ben illuminata e confortevole, separata dalla zona di riposo, aiuta a delimitare mentalmente il tempo dedicato al lavoro e quello al relax.
- Mantieni i contatti sociali: non limitarti alle riunioni formali, organizza videochiamate informali per un semplice caffè virtuale con i colleghi. Se possibile, pianifica anche incontri di persona per rafforzare i legami.
- Fai pause regolari: alza lo sguardo dallo schermo, muoviti e fai stretching. Le pause non sono una perdita di tempo, ma un investimento per produttività e salute.
- Dedicati all’attività fisica e agli hobby: l’esercizio fisico è un potente alleato contro lo stress e l’ansia. Trova il tempo per una passeggiata, una corsa o una sessione di yoga. Parallelamente, coltiva un hobby che ti permetta di staccare completamente la spina.
Politiche di smart working sostenibili dovrebbero anche prevedere il diritto alla disconnessione, orari di reperibilità condivisi e momenti di confronto periodici per monitorare il benessere dei dipendenti. Riconoscere i rischi e adottare strategie condivise tra lavoratori e aziende è il passo chiave per trasformare lo smart working in un alleato della salute e del benessere mentale.














