Somministrati in formazione

Nel vasto panorama dei Fondi Forma.Temp merita una riflessione approfondita, soprattutto alla luce delle recenti disposizioni previste nel nuovo manuale a seguito delle misure introdotte dal Ccnl di settore. Ne abbiamo parlato con il direttore Antonino Costantino.

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lavoro

di Annalisa Cerbone |

Fondo per la formazione dei lavoratori in somministrazione, Forma.Temp è stato costituito nel 2000 in applicazione della Legge n. 196/1997 (la cosiddetta Legge Treu) che introdusse nel nostro ordinamento la fornitura di lavoro temporaneo.

Antonino Costantino è direttore del Fondo Forma.Temp
Antonino Costantino è direttore del Fondo Forma.Temp

La creazione di Forma.Temp quale strumento di gestione bilaterale della formazione e del sostegno al reddito, consente la fruizione delle risorse finanziarie destinate a qualificare ulteriormente il lavoro in somministrazione nel sistema delle politiche del lavoro.

Abbiamo incontrato il direttore del Fondo Antonino Costantino, per conoscerne meglio i meccanismi e soprattutto le opportunità a disposizione dei lavoratori in somministrazione.

Può spiegarci il funzionamento del Fondo?

Forma.Temp è un fondo bilaterale finanziato con un contributo, a carico delle Agenzie per il Lavoro, pari al 4% delle retribuzioni lorde corrisposte ai lavoratori con contratto di lavoro in somministrazione. Tra le principali attività del Fondo possiamo senz’altro inserire il finanziamento degli interventi di formazione, di qualificazione e riqualificazione professionale dei lavoratori del settore della somministrazione e, in alcuni casi, dei potenziali candidati a missione. Inoltre, il Fondo finanzia prestazioni di carattere previdenziale e di sostegno al reddito a favore dei lavoratori del settore. Ulteriori compiti specifici, collegati alle necessità del mercato del lavoro, gli sono affidati di volta in volta da contratti e accordi collettivi.

Quali prospettive e quali opportunità offre Forma.Temp ai lavoratori?

Occorre chiarire anzitutto che i corsi Forma.Temp (40.000 circa solo nell’ultimo anno) sono totalmente gratuiti e sono finalizzati all’acquisizione di nuove conoscenze e competenze, all’aggiornamento, alla qualificazione e alla riqualificazione professionale. Sono finanziati inoltre, percorsi di orientamento, di bilancio delle competenze e di accompagnamento al lavoro. La formazione finanziata mira a dare risposte ai fabbisogni formativi del settore che è trasversale all’intero mercato del lavoro. Forma.Temp eroga, attraverso il Fondo di solidarietà bilaterale, prestazioni di sostegno al reddito ai lavoratori del settore, ristorandoli finanziariamente nelle fasi di transizione o di non lavoro.

Quali sono i vantaggi e le garanzie per gli operatori come le Agenzie per il Lavoro e gli Enti di formazione?

Forma.Temp consente alle agenzie di organizzare e di erogare la formazione più adeguata e più efficace rispetto all’occupabilità del lavoratore e alle necessità delle aziende utilizzatrici presenti sul territorio senza oneri. Da un punto di vista amministrativo, tutti i processi di finanziamento delle attività formative sono stati progettati al fine di rendere il sistema agile, trasparente e con i necessari controlli, così da garantire uno svolgimento rapido delle attività formative ordinarie da parte delle Agenzie e degli Enti e, allo stesso tempo, monitorare costantemente la correttezza dell’attuazione delle procedure da parte di tutti gli attori interessati a tutela dell’intero sistema.

Cosa cambia con l’entrata in vigore delle nuove regole?

Per il finanziamento delle attività di formazione è stata prevista, con l’esclusione di specifiche fattispecie, l’applicazione delle opzioni di costo semplificate e la conseguente adozione di Unità di Costo Standard, individuate attraverso un metodo di calcolo rispondente ai principi di giustezza, equità e verificabilità. La metodologia seguita ha utilizzato quale base per il calcolo dei valori delle unità di costo, dati storici verificati e ha definito gli standard qualitativi minimi di erogazione distinti per contenuto, attività, strumenti e attrezzature, docenza ed erogazione. La scelta dei costi standard, suggerita dalla Commissione e dalla Corte dei Conti europee, contiene inoltre un elevato grado di semplificazione.

Quali cambiamenti o correttivi prevedete di attuare nel prossimo futuro?

Il Fondo continuerà a muoversi quale strumento operativo che attua le decisioni della contrattazione di settore, con l’obiettivo di rafforzare e valorizzare i contenuti formativi erogati dal sistema della bilateralità, così da incrementare le tutele in capo alle persone impegnate nel lavoro in somministrazione nelle fasi di transizione e di ricerca di lavoro.

A tal fine proseguirà nel percorso di innovazione intrapreso ormai da anni, con particolare attenzione alla modernizzazione dei processi interni e alla digitalizzazione. Stiamo completando il nuovo sistema informativo che ci consentirà di gestire l’erogazione dei finanziamenti e delle prestazioni con maggiore tempestività e in totale sicurezza. Mi sia consentito di sottolineare che l’introduzione del nuovo sistema informativo avviene in corsa e senza interrompere l’erogazione dei servizi e, a tal proposito, un particolare ringraziamento va al personale del Fondo. Tra le iniziative che stiamo realizzando, credo che debba essere sottolineata quella relativa alla progettazione di un libretto esperienziale con finalità di tracciamento della formazione effettuata dal singolo lavoratore, anche mediante l’introduzione degli “Open Badge”, i quali consentono di monitorare la storia del loro rilascio e di documentare in questo modo i percorsi di apprendimento.

Inoltre, lo strumento consente agli utenti di presentare le loro abilità e competenze in una forma strutturata, catturando tutto il percorso formativo di una persona, riservando la giusta attenzione alle esperienze formali e informali. Tutto ciò offre maggiori opportunità occupazionali e di istruzione, limitando allo stesso tempo il rischio di mismatch tra domanda e offerta di lavoro. Crediamo infatti che una formazione mirata e rispondente alle esigenze del mercato del lavoro possa contribuire in misura determinante all’incremento dell’occupazione.

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