I quattro punti fondamentali del Decreto Dignità

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Di-Maio-Riders
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Il Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, ha annunciato il primo provvedimento che intende realizzare per ristabilire i diritti sociali dei cittadini.

Il Decreto Dignità avrà quattro punti fondamentali che toccheranno vari aspetti della vita dei cittadini, si interverrà sul versante delle imprese, sui diritti dei lavoratori e sui fenomeni di dipendenza dal gioco d’azzardo. “In questi anni, sottolinea il Ministro, con la scusa dell’urgenza, sono stati fatti decreti per tutto e per il contrario di tutto. Senza mettere al centro dell’azione di Governo i reali bisogni dei cittadini. Pensiamo ad esempio ai decreti banche che hanno salvato delle posizioni di rendita e hanno massacrato i risparmiatori. Il tempo in cui lo Stato si comportava in questo modo è finito”.

“Il Decreto Dignità – continua il Ministro Di Maio – avrà quattro punti fondamentali: per le imprese si provvederà a eliminare spesometro, redditometro e studi di settore. Si agirà con forza per disincentivare le delocalizzazioni: chi prende fondi pubblici non può andare all’estero. Se lo Stato ti agevola per avviare un’attività imprenditoriale, il lavoro deve essere creato in Italia, ben retribuito e tutelato”.

“Grande attenzione sarà data alla lotta alla precarietà. Il Jobs Act è andato nella direzione dell’eliminazione di diritti e tutele, il nostro Governo intende fare esattamente l’opposto”.

“All’interno del Decreto Dignità, ha sottolineato il Ministro, ci saranno tutele per i giovani del lavoro 4.0, che non hanno un contratto, né uno status giuridico, che non hanno una tutela assicurativa e hanno seri problemi di precarietà e sicurezza, come i riders, i ciclofattorini delle consegne a domicilio, che sono il simbolo di una generazione abbandonata con cui oggi, in video conferenza, abbiamo continuato il percorso di confronto per creare tutele e garanzie contrattuali”.

“Infine – spiega il titolare del Dicastero del Lavoro e Sviluppo Economico – metteremo uno stop alla pubblicità del gioco d’azzardo: la ludopatia è ormai una piaga che ha segnato profondamente migliaia di famiglie italiane e intendiamo sanarla in maniera risoluta. Così come è vietata la pubblicità delle sigarette, sarà vietata quella del gioco d’azzardo. Entrambi nuocciono gravemente alla salute dei cittadini”. 

“Sono quattro punti fondamentali da cui è necessario partire per ristabilire un principio che in questi anni è stato calpestato: il cittadino al centro. Infine nella legge di bilancio di quest’anno si dovrà avviare il fondo per il reddito di cittadinanza in modo da renderlo operativo il prima possibile”.

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