Buoni pasto e benefit aziendali: come va in Italia?

Il mercato dei buoni pasto e degli employee benefit a livello globale è in crescita - in Italia resta piuttosto stabile - e la digitalizzazione traina il settore e apre a nuovi scenari

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Benefi aziendali: come va in Italia

Si conferma la crescita sostenuta del mercato dei benefit aziendali e dei buoni pasto a livello globale.

Lo dice un recente report di Technavio: tra il 2022 e il 2026 il comparto crescerà di quasi 17 miliardi di dollari a un tasso annuo di crescita composto del 4%. Per quanto riguarda l’anno in corso, invece, si stima un tasso di crescita del mercato anno su anno del 3,16%. Ma c’è anche chi si spinge oltre. Secondo la società di consulenza Grand View Research, infatti, il mercato globale dei buoni pasto crescerà a un CAGR del 5,1% dal 2022 al 2030. 

I driver di crescita dei benefit aziendali

A cosa si devono queste performance? Secondo Sodexo Benefits & Rewards Services Italia, ci sono diversi elementi. “Uno dei principali driver – commenta il Ceo Florent Lambert -, è rappresentato dai sempre più diffusi incentivi e benefici fiscali associati ai benefit aziendali, che rendono la scelta di un loro utilizzo una soluzione ideale a disposizione delle imprese per supportare il reddito dei propri dipendenti. In particolare in uno scenario inflazionistico come quello attuale”.

In Italia, infatti, i buoni pasto elettronici sono esenti da contributi fiscali, previdenziali e assistenziali fino a un valore di 8 euro. E sono al 100% deducibili ai fini delle imposte dirette. Inoltre, l’IVA, agevolata al 4%, è interamente detraibile. Inoltre, lo scenario di recovery post emergenza pandemica vede un mercato del lavoro in ripresa. Pur con luci e ombre di tutti i problemi nazionali e internazionali.

Il mercato dei buoni pasto in Italia 

Se i dati ci dicono che a livello globale il mercato dei buoni pasto è in buona salute, il nostro Paese presenta uno scenario stabile, nonostante abbia un ottimo potenziale. Scontiamo probabilmente la scarsa conoscenza, soprattutto da un punto di vista normativo, delle opportunità date alle aziende.

Secondo stime di Sodexo BRS Italia, nel 2022 il mercato dei buoni pasto in Italia si attesta intorno a 4 miliardi di euro di valore e 4 milioni di consumatori. Pochi, a fronte dei 19 milioni di consumatori potenziali di questo tipo di benefit, per un valore complessivo stimato di oltre 30 miliardi di euro. Il tessuto imprenditoriale italiano, infatti, è costellato di PMI con un basso tasso di adozione di programmi di benefit aziendali. Insomma c’è un gap da colmare ma il mercato lancia segnali positivi.

Il ruolo della digitalizzazione 

Elemento determinante nella crescita del mercato è la diffusa digitalizzazione di servizi e prodotti. Contestualmente alla crescente diffusione di smartphone che consentono un rapido accesso alla rete. Non solo: c’è il rinnovamento, segnalato già dall’Osservatorio HR Innovation Practice del Politecnico di Milano, dei modelli organizzativi e dei processi aziendali a seguito della fase pandemica. Le aziende sono dunque sempre più interessate a integrare piattaforme digitali per la gestione dei servizi di welfare e di benefit aziendali. Se non all’adozione di veri e propri e-wallet capaci di riunire in unico contenitore i benefit messi a disposizione dei propri collaboratori. 

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