Coaching: che cosa chiedono i manager? I dati di un’indagine Lang&Partners

Lang&Partners ha rilevato come negli ultimi mesi siano cambiate le esigenze di coaching di Ceo e manager e come, tra le professionalità più richieste, vi siano quelle legate al digitale

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Lang&Partners, Younique Human Solutions, società di consulenza HR italiana specializzata in scouting e coaching, ha rilevato quanto il lockdown vissuto in questi ultimi mesi abbia indotto Ceo e manager a fare importanti riflessioni sulla gestione del proprio personale: oggi, in una fase di lento ritorno alla normalità, la felicità e il benessere sul luogo di lavoro divengono pilastri imprescindibili per tornare a infondere fiducia in ogni lavoratore, dal momento che il rientro in azienda è vissuto con preoccupazione da molti.

I coaching più richiesti

Il 25% dei Manager e Ceo richiedono coaching relativi a “Happiness at work e benessere psicologico dei dipendenti” per avvicinarsi a loro, comprenderli meglio, leggerne i bisogni in modo da implementare la capacità di influenzare positivamente ed essere rispettati e riconosciuti come leader di valore. Oggi per il manager è importante anche avere competenze sempre più trasversali e saper sviluppare la così detta E-Leadership, ossia la capacità di utilizzare al meglio le tecnologie digitali, introdurre innovazioni digitali nella propria azienda e garantire ai dipendenti le giuste strumentazioni e la formazione necessaria per essere al passo con l’evoluzione digitale.

Più attenzione a diversità e inclusione

Il 30% delle aziende chiedono supporto nello sviluppo di progetti di Diversity&Inclusion,  tema a proposito del quale sta crescendo il livello di consapevolezza. Lang&Partners è stata tra i primi in Italia ad aiutare i clienti in quest’ambito, con una metodologia consolidata di Diversity Executive Coaching: nel 2019 questa attività ha occupato il 30% dell’intera attività di coaching. Allo stesso modo, molto sentito è il tema della Leadership Femminile: le donne sono ancora considerate meno adatte a ricoprire un ruolo di comando e l’Italia, per quel che riguarda la presenza femminile ai vertici, si posiziona molto in basso rispetto alla media europea. Nel nostro Paese solo due dirigenti su dieci sono donne, ma la sensibilità verso la leadership inclusiva e i bias nel recruitment sta crescendo: le aziende stanno vivendo un vero e proprio ricambio generazionale e di stile di leadership, che lascia dietro di sé l’idea, ormai anacronistica, che ai vertici di un’impresa possa esserci solo un maschio.

Le nuove professioni richieste

Nella ricerca sono emersi anche i dati sulla crescita di domanda di alcune figure professionali legate al comparto del digitale, fondamentali per la ripresa post lockdown: in primis lo specialista di SEO e SEM, che si occupa di incrementare l’adesione del consumatore sui social e sui siti web delle aziende, rendendo operative le strategie di marketing. Altra figura richiesta sono l’E-commerce Business Analyst, responsabile dell’analisi dei dati di vendita on-line, e l’Ecommerce Manager/Director che coordina le funzioni aziendali che strutturano l’e-commerce e definisce la strategia delle attività di vendita tramite i canali digitali, il business planning, la definizione delle linee guida del marketing. Il comparto del digitale in questo primo semestre del 2020 ha pesato per circa il 60% delle figure professionali ricercate. Anche nel secondo semestre è previsto un ulteriore sviluppo nella ricerca di specialisti legati al digitale, mentre si registra un rallentamento (-30%) nella ricerca di figure di altro tipo.

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