Copernico espande la sua rete di servizi professionali a Bologna

3.600 metri quadri dedicati a uffici e spazi per meeting e momenti di incontro che connettono gli smart worker bolognesi con la community di Copernico e una rete di servizi utili per far ripartire le imprese: ecco Copernico Rizzoli.

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Copernico

Copernico, la rete di luoghi di lavoro, uffici flessibili e servizi che favoriscono lo smart working e la crescita professionale e di business, si espande e sceglie Bologna per aprire il suo nuovo hub.

Con una posizione centrale, Copernico Rizzoli – questo il nome del nuovo spazio – si sviluppa su una superficie di 3.600 metri quadri e ospita al suo interno uffici flessibili, sale meeting, uno spazio per eventi, una lounge e una terrazza che offre una vista panoramica sulla città. Ambienti di lavoro adatti al ritorno all’attività in sicurezza, ma anche informali e flessibili, in cui trovare, soprattutto in questo periodo di ritorno al lavoro, luoghi e contesti in cui fare networking e creare sinergie, ampliando la propria rete di contatti. Ma non solo.

L’emergenza ha innescato una nuova visione lavorativa

La crisi economica innescata dall’emergenza sanitaria ha messo tutti di fronte all’evidenza che le aziende non possono più funzionare come prima. Devono rivedere i modelli organizzativi, attuare processi di digitalizzazione, ripensare la struttura aziendale e, spesso, anche avviare una più attenta gestione dei costi.

Ecco perché anche la community di Bologna potrà usufruire sia di Procurami – ovvero servizi innovativi a valore aggiunto suddivisi in quattro aree (acquisti, tecnologia, formazione e design deli spazi) pensati per le aziende con lo scopo di incrementare la loro efficienza e competitività – sia di Nico by Copernico, un’app che conduce il cliente alla scoperta di un nuovo mondo digitale fatto di contatti, servizi e strumenti per facilitare la connessione, la condivisione e lo smart working.

Grazie a queste due novità, Copernico sostiene anche i clienti bolognesi che sceglieranno di entrare a far parte della sua rete, aiutandoli a ripartire e crescere più rapidamente nella fase post emergenza sanitaria. Le aziende e i professionisti potranno usufruire di strumenti che permetteranno loro non solo di diventare più agili, ma anche di delegare a terzi le attività di gestione, per concentrarsi sui piani di sviluppo del core business.

La nuova sede bolognese di Copernico è parte del più grande network della Società che attualmente gestisce edifici adibiti a spazi di lavoro a Milano, Roma, Torino e Bruxelles e prevede prossime aperture, oltre a Bologna, anche a Cagliari, Varese e Trieste.

Copernico è attento alle flessibilità del mondo lavorativo

Il nuovo hub è interconnesso con gli altri centri della rete di Copernico e permette di lavorare mantenendo il distanziamento sociale richiesto, in luoghi funzionali e confortevoli, caratterizzati da un’alta attenzione per il design degli spazi e dell’esperienza.

Grazie a questa nuova apertura, Copernico amplia ulteriormente la sua rete sul territorio italiano estendendo non solo il portfolio di proprietà in gestione ma anche la community di professionisti e aziende, favorendo la nascita e crescita di nuovi business all’interno di un ecosistema virtuoso in cui è facilitato l’incontro tra capitali d’impresa, investitori, start-up e aziende.

“Copernico rappresenta un modo innovativo di concepire il mondo del lavoro, pensato per rispondere alle esigenze di un mercato e di un lavoratore in evoluzione, sempre più flessibili e sempre più in cerca di connessioni e conoscenza. E soprattutto in questo periodo post-pandemia, l’appartenenza ad una community concreta e diffusa può trasformarsi in un vantaggio strategico importante” – afferma Pietro Martani, fondatore e Amministratore Delegato di Copernico Holding Spa.

“L’emergenza sanitaria ha accelerato anche il nostro il processo di trasformazione, che era già in atto da tempo. La nuova Copernico infatti è stata pensata per rispondere alle esigenze di flessibilità e scalabilità delle imprese. Se pensiamo alla fase 2 e quelle a venire, non possiamo parlare solo di riorganizzazione degli spazi e di sicurezza, che seppur importante non sarà sufficiente. Il network in cui ogni impresa è inserita rappresenterà la chiave di volta.”

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