Rinnovato il Ccnl di pesca e acquacoltura

Unci, Unci agroalimentare e Confsal Pesca sottolineano l'importanza di tutelare i pescatori e le imprese del comparto ittico, ma anche di favorirne la modernizzazione a beneficio dell'occupazione nel settore e dei consumatori

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Pesca ed acquacoltura: rinnovato il CNNL del comparto

UNCI (Unione Nazionale Cooperative Italiane), UNCI Agroalimentare e Confsal Pesca hanno sottoscritto il nuovo CCNL Pesca ed Acquacoltura per i lavoratori del comparto ittico.

Il sistema ittico si dota così di uno strumento giuslavoristico e socioeconomico nell’ambito delle cooperative che completa il rapporto dei soci lavoratori. Ripercorrendo quanto richiamato dalla legge 142/2001 e le categorie professionali che hanno conosciuto una profonda evoluzione di questa antica attività.

Pesca e acquacoltura: una filiera che cambia

I cambiamenti a livello produttivo hanno generato una più ampia trasformazione della filiera ittica. Coinvolgendo di conseguenza tutte le figure professionali coinvolte in questo non facile sistema economico. I pescatori, nello specifico, affrontano oggi problematiche da risolvere con urgenza, anche attraverso contratti di lavoro adeguati alle criticità del momento.

Il CCNL contribuisce in queso contesto alla realizzazione di una politica di settore adeguata alla sua evoluzione su ogni livello. Identificando, in particolare:

  • problematiche proprie del comparto: peculiarità dei rapporti di lavoro e del sistema retributivo;
  • specifici ammortizzatori sociali;
  • sistema fiscale idoneo;
  • adeguati processi formativi;
  • precise strategie di sviluppo occupazionale;
  • efficaci agevolazioni per l’inserimento giovanile.

Tutela e modernità nel comparto ittico

UNCI Nazionale, UNCI Agroalimentare e Confsal Pesca rimarcano che il CCNL non riguarda solo la tutela del lavoro dei pescatori, bensì mira anche alla modernizzazione del sistema occupazionale di settore. Il tutto partendo partendo dalla sicurezza sul lavoro, dagli incentivi e dalle tutele che assicurano ai pescatori e alle imprese di pesca e acquacoltura un reddito adeguato.

Si garantisce così, attraverso il lavoro, una necessaria innovazione tecnologica. Al contempo, i consumatori otterranno più qualità, tracciabilità e sicurezza alimentare.

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