Il 16 aprile si celebra la Giornata del Pigiama in ufficio

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Giornata del Pigiama in ufficio

Professionalità e abbigliamento binomio vincente o nessuna affinità?

InfoJobs, la piattaforma n.1 in Italia per la ricerca di lavoro online, ha interrogato sul tema i suoi utenti in occasione della Giornata del Pigiama in Ufficio (16 aprile), con l’obiettivo di regalare un po’ di leggerezza in questo momento difficile, scoprendo quali siano le tendenze, in termini di outfit, delle persone che affrontano ogni giorno riunioni, briefing e chiusure di accordi commerciali direttamente dalle mura domestiche, ma non solo!

Ultimamente la casa, luogo da sempre destinato agli affetti e al relax ha subìto una trasformazione, o almeno una parte di esso, diventando anche ufficio. A spiccare tra i dati emersi dalla survey è proprio il dato che attesta un forte incremento dell’attività professionale in modalità agile, rispetto all’indagine condotta a marzo 2020: quasi il 40% del campione nel 2021, rispetto al 15% nel 2020, afferma di lavorare almeno parzialmente da casa, a testimonianza di un fenomeno che coinvolge ormai sempre più persone da nord a sud.

Il 58,2% dei rispondenti è organizzato con postazione dedicata pronto a gestire ogni sfida lavorativa, anche se l’8,5% non disdegna il divano e addirittura un 4% gestisce mail e progetti comodamente dal letto, tra cuscini e piumone! Il 29% non ha una postazione di lavoro fissa, vince uno spirito nomade casalingo con una forte predilezione per tavoli e scrivanie magari a scomparsa.

Come si vestono gli italiani quando lavorano da casa?

Per il 65,9% vince la comodità, l’outfit sportivo che premia il comfort è l’ideale per gli smart workers, seguito a grande distanza dal 15% che opta per l’opzione pigiama h24! Rimane un 17,3% che non ha modificato il suo stile a causa del cambio location lavorativa e continua a vestirsi come sempre.

Ciò che da ormai un anno impegna le giornate degli smart workers sono i tanto amati, ma a volte anche tanto odiati, meeting in videocall e qui entra in gioco un dilemma ogni mattina, outfit completo o mezzo busto? I dati evidenziano un testa a testa fra gli irremovibili dello stile e quelli che si concedono qualche libertà: per il 32,6% è una questione di stile, solo outifit completo scarpe comprese, il 34,5% propone un mezzo busto elegante, ma sotto largo a pigiama e ciabattone, percentuale che cresce per i follower IG di InfoJobs raggiungendo il 61% a discapito del 39% che non rinuncia all’outfit completo senza sconti! Resta poi un 20,6% che ormai non fa più caso a cosa indossa, complice la situazione attuale che permette di uscire solo per un cambio stanza e la nuova normalità delle videocall, che ormai si usano per qualsiasi cosa, dal caffè con i colleghi alla riunione del CdA aziendale. A questo proposito, c’è anche chi prende una posizione netta: elegante con capo e clienti, pigiama o tutona con colleghi (7%).

Look e produttività sono collegati? Per il 69% degli intervistati, il modo di vestire non incide sulla produttività e quindi non è l’abbigliamento indossato a determinare il proprio grado di professionalità, mentre il 31% crede che l’aspetto curato motivi maggiormente ad affrontare la giornata lavorativa anche se non necessariamente in ufficio.

Su questo argomento il parere contrastante arriva dagli intervistati InfoJobs tramite il proprio canale IG, dove la maggioranza (52%) sostiene il contrario e che l’abbigliamento abbia inevitabilmente un impatto sulla produttività, mentre il 48% dichiara non vi sia assolutamente un nesso tra abbigliamento e produttività.

E per chi non lavora in modalità agile?

Non tutti però hanno la possibilità di svolgere il proprio lavoro in modalità agile, quindi l’indecisione davanti all’armadio rimane un punto cruciale per molti, soprattutto per chi non ha vincoli che regolamentano l’outfit, come il 44,7% per il quale però non deve mai mancare il buon senso e il decoro. Massima libertà per il 25,8% che può dar sfogo alla propria creatività, non limitando colori e abbinamenti ed essere sempre al passo con le mode del momento!

Divieti e limiti per il 29,6% che invece è legato a una divisa e non può esprimersi liberamente con il proprio look. E se proprio non è possibile aver agio sull’abbigliamento, si punta tutto sugli accessori! Tra quest’ultimi il portafortuna è rappresentato dal 19,6% degli intervistati che possiede un accessorio o un capo e lo indossa anche a lavoro, l’8,5% dichiara invece di possedere un oggetto prezioso, ma destinato solo alle occasioni lavorative importanti.

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