ANPAL | UE verso un mercato del lavoro più “green”

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Nei prossimi sette anni, il Fondo sociale europeo investirà oltre 88 miliardi di euro creare posti di lavoro ecologici e nuove competenze.

Entro il 2050 l’Unione europea si impegna a diventare il primo continente a impatto zero: questa è l’ambiziosa iniziativa del Green Deal dell’Ue, che mira a trasformare l’economia europea in un’economia sostenibile a tutto campo, dalla produzione al consumo, con un uso più efficiente delle risorse, minimizzando gli sprechi e azzerando le emissioni nette di gas serra.

Finanziare la green economy

Nei prossimi sette anni, il nuovo Fondo sociale europeo PLUS (FSE +) investirà oltre 88 miliardi di euro di bilancio Ue, come parte del piano di ripresa 2021-2027. Il suo compito è finanziare progetti in tutta l’Ue, promuovendo l’occupazione e l’inclusione sociale. Un investimento ideato per sostenere i Paesi nel creare nuovi posti di lavoro ecologici e nuove opportunità di istruzione e di formazione delle persone in nuove competenze.

Fse+ sostiene quindi gli obiettivi verdi dell’Ue per facilitare la transizione dell’Europa verso un’economia verde e digitale, punti cardine del rilancio economico. Esempi di economia circolare si trovano a Madrid e Tenerife: due eco-imprese sostenute dal Fondo sociale europeo. Empleaverde è un programma pubblico che supporta la creazione di lavori verdi e l’imprenditorialità, mentre Souji è una piccola impresa che ha sviluppato un prodotto che riutilizza l’olio da cucina di scarto e lo trasforma in sapone.

Nei prossimi mesi è prevista una legge sul clima per rendere il Green Deal un obbligo legale.

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