La tecnologia, da sola, non basta

Claudia Castrucci, responsabile formazione di Euronics Italia: “Per essere vincente, la trasformazione digitale richiede una cultura digitale, che non può esaurirsi nella sola adozione di nuove tecnologie e nella capacità di utilizzarle”

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Euronics Italia presenta il percorso formativo sulla digitalizzazione

di Virna Bottarelli |

Euronics è un’azienda italiana operante nella distribuzione di elettrodomestici ed elettronica.

Nel 2021 il suo fatturato ha raggiunto i 2,3 miliardi di euro (Iva esclusa), registrando un incremento del 10,2% rispetto al 2020 e del 19,7% rispetto al 2019. Il Gruppo è costituito da dieci imprenditori italiani presenti su tutto il territorio nazionale con oltre 450 punti vendita a insegna Euronics, Comet e Sme.

Claudia Castrucci, responsabile formazione di Euronics Italia
Claudia Castrucci, responsabile formazione di Euronics Italia

“Gli oltre 450 punti vendita condividono attività d’insegna coordinate da Euronics Italia, società che conta circa 60 dipendenti con profili professionali verticali per le diverse funzioni: commerciale, marketing, digital, servizi, finance, franchising & sviluppo, IT e HR. L’anzianità aziendale media è di 10 anni, mentre l’età media è di 40. Più del 50% del personale ha conseguito la laurea, titolo di studio che si concentra soprattutto nella fascia più giovane dell’organizzazione. Operando in un mercato molto dinamico, Euronics Italia è una realtà in costante evoluzione grazie anche a progetti formativi di crescita e specializzazione delle competenze”, spiega Claudia Castrucci, responsabile formazione di Euronics Italia. Con lei parliamo del programma di formazione “Digital Transformation Lab” che, sviluppato con Talent Garden, è pensato per supportare il personale della sede nell’evoluzione del proprio approccio e delle proprie competenze digitali.

Che cosa vi ha spinto a intraprendere la svolta verso la trasformazione digitale nel vostro modo di operare e come avete supportato i team verso questo cambiamento?

Sono due le principali valutazioni che ci hanno spinto a investire nell’upskilling dei dipendenti della sede. Il mercato dell’elettronica è uno di quelli maggiormente toccati dall’impatto del digitale e nello stesso tempo è oggi indispensabile fare proprie le nuove modalità di lavoro. Uno scenario che ci ha spinto a rivedere i nostri modelli di business, ma anche organizzativi e culturali. Intervenendo sull’approccio con cui operiamo internamente all’azienda e con cui gestiamo le attività.

In questa direzione abbiamo intrapreso lo scorso anno un percorso di cambiamento volto a sviluppare un mindset digitale e le digital soft skills – in particolare le competenze relazionali e di collaborazione in team – attraverso “Digital Trasformation Lab”, un programma formativo studiato insieme a Talent Garden. Inoltre, poiché Euronics crede fortemente nell’evoluzione verso nuove forme di lavoro, abbiamo anche affrontato le sfide dello smart working attraverso momenti di riflessione sui comportamenti legati a smart collaboration e virtual communication. Per supportare al meglio questi processi, è stato implementato Microsoft Teams come piattaforma aziendale di collaborazione. Per sfruttare le potenzialità del digitale e essere più coordinati ed efficienti nella quotidianità operativa.

Che cosa significa per Euronics sviluppare una “cultura digitale”?

Significa sensibilizzare le persone sul fatto che oggi sia imprescindibile presidiare il territorio digitale conoscendo e padroneggiando tutte le tendenze e le novità. Aggiungo che la condivisione di una cultura digitale è portatrice di nuove opportunità a livello tecnologico, di approccio e di sviluppo dei processi che, se colte velocemente, permettono all’organizzazione e quindi all’azienda di rimanere competitiva sul mercato. La trasformazione digitale richiede soprattutto un profondo coordinamento delle tecnologie digitali con le persone e i processi. L’uso di nuovi strumenti, per quanto evoluti, può portare infatti a un miglioramento delle performance solo attraverso un contemporaneo cambiamento culturale e organizzativo.

Come è nata la collaborazione con Talent Garden?

L’attenzione alla formazione ci spinge ovviamente a monitorare ciò che il panorama offre in termini di servizi. Talent Garden è oggi uno dei principali operatori a livello europeo nella digital education e abbiamo sposato sin da subito la sua offerta formativa, che pone al centro le competenze e i comportamenti digitali indispensabili per accelerare questa transizione. E rispondere ai bisogni di un mondo del lavoro in continua evoluzione, attraverso un approccio formativo altrettanto innovativo.

Insieme a Talent Garden abbiamo impostato a quattro mani percorsi mirati sui nostri obiettivi e su quelli delle nostre persone. Sfruttando un approccio co-design, quindi di cooperazione attiva, che ha dato vita a momenti di ispirazione e formazione tenuti da esperti della loro community, integrati ad attività pratiche che hanno consentito alle nostre persone la verifica dei concetti appresi, riportandoli nel proprio lavoro e quindi all’interno di Euronics.

Come si è svolto, chi ha coinvolto e quanto è durato il progetto “Digital Transformation Lab”?

Questo percorso ci ha accompagnato dalla primavera al tardo autunno del 2022 con un programma a tappe attraverso cui abbiamo fornito a tutti i dipendenti della sede pillole di conoscenza atte a sviluppare competenze digitali di tipo trasversale e digital soft skill. Tanti i temi trattati: dal time management alle attività creative, dalla smart collaboration alla virtual communication. Argomenti e momenti formativi che abbiamo definito a partire da una survey lanciata a inizio 2022 per tracciare le attitudini e i desiderata dei dipendenti in ambito digitale.

A maggio dello scorso anno abbiamo inoltre organizzato una giornata di envisioning con i responsabili aziendali per definire le evoluzioni legate alla digital trasformation. Toccando opportunità come organization & leadership, digital economy & user experience e data-driven organization.

Quale programma ha seguito il “Digital Transformation Lab”?

Il percorso ha previsto nove appuntamenti con webinar teorici di 90 minuti guidati da esperti di rilievo della community di Talent Garden e tre workshop sulle nuove pratiche di lavoro. Per favorire uno scambio collaborativo di idee, spunti e riflessioni sui temi affrontati durante il percorso, abbiamo creato nella Intranet Euronics la “Digital Community Talent Garden”. Uno spazio digitale di comunicazione e knowledge sharing, volto a favorire l’apprendimento continuo, agevolare lo scambio peer to peer e il lavoro di gruppo, nel quale sono disponibili anche webinar, post, articoli, video, podcast.

Quali risultati avete raggiunto con questo progetto?

Ora il digitale è vissuto come alleato e come un’opportunità, questo è sicuramente il risultato principale. Facendo leva sull’autodeterminazione, abbiamo contribuito a stimolare nuove attitudini: atteggiamenti favorevoli per migliorare la collaborazione, autogestione del team per perseguire gli obiettivi, feedback tra pari per migliorarsi reciprocamente, coltivando fiducia, responsabilità condivise per il buon funzionamento dei device di lavoro da remoto, scelta consapevole degli strumenti di comunicazione da attivare (sincroni, asincroni, statici) in base all’urgenza e importanza della richiesta, quando e come organizzare riunioni ottimizzando il tempo, come abilitare processi decisionali partecipativi e molto altro.

Abbiamo inoltre individuato efficaci soluzioni a ostacoli quotidiani sperimentando la tecnica dell’open space technology. E i nostri comportamenti sono diventati più smart attraverso una definizione chiara degli obiettivi, un limite di tempo e delle metriche di misurazione del successo. L’organizzazione ha preso infine consapevolezza che solo insieme possiamo portare un cambiamento reale e positivo, che aumenti il senso di ascolto e coinvolgimento. E, soprattutto, sia espressione di una nuova cultura aziendale che sfrutti il digitale come volano di agilità, mettendo sempre e comunque al centro le persone.

Come si inserisce invece il training “Digital category management” in questo percorso di upskilling?

L’obiettivo di questo piano formativo è stato accrescere le competenze digitali dei ruoli manageriali, che in Euronics hanno un impatto diretto sul business. Abilitando la trasformazione e l’innovazione digitale del Gruppo, sviluppando le competenze necessarie a mantenere un vantaggio competitivo e a sostenere una crescita profittevole nel tempo, in un mercato sempre più digitalizzato.

Per perseguire al meglio questo obiettivo strategico, in particolare, ci siamo concentrati a potenziare gli strumenti di digital marketing nella gestione operativa delle singole categorie merceologiche da parte dei Category Manager, target dell’iniziativa. Si è scelto di formare in modo specifico queste figure attraverso lezioni individuali, per focalizzare al meglio i contenuti rispetto alle esigenze specifiche di crescita dei singoli partecipanti e dei prodotti gestiti. Potendo così raggiungere una maggiore efficacia di apprendimento.

Come è stato finanziato questo programma di formazione?

Euronics è attenta a tutte le opportunità di finanziamento offerte per il mondo della formazione e le ha utilizzate, dal fondo interprofessionale al credito di imposta. Tuttavia, poiché crediamo che la formazione sia un’importante leva di sviluppo, investiamo anche direttamente per favorire l’implementazione delle attività, aggiungendo valore e dimensione al progetto.

Per finire, quali altri progetti formativi avete programma per il 2023. E quali in particolare nell’ambito della trasformazione digitale?

Stiamo finalizzando nuovi percorsi sempre nell’ambito del change management dell’organizzazione, a partire dai ruoli manageriali. Riteniamo che siano passi centrali per essere pronti ad affrontare le sfide legate alle crescenti complessità, sia a livello di sviluppo del business che di gestione delle persone, vero motore e valore del cambiamento. Non va infine sottovalutato che change management e digital trasformation sono strettamente legati: la seconda non può prescindere dal primo.

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