La pandemia ha radicalmente cambiato le abitudini e le esigenze dei lavoratori, consacrando il lavoro da remoto, dunque il concetto di ufficio. E’ ancora corretto associare alla parola “ufficio” un luogo specifico?
Gli avvenimenti quotidiani confermano che c’è ancora molta confusione a livello manageriale quando si parla di smart working. Ma i dipendenti sembrano preferire la flessibilità e la possibilità di poter lavorare da qualunque luogo. Per questo motivo, Patrizio Ambrosetti, pioniere e guru della comunità dei nomadi digitali, ha deciso di lanciare la petizione “Let’s change the word “office” in the dictionaries, to help those who are losing their job”. Obiettivo, sensibilizzare le aziende sulla possibilità di abbracciare il lavoro remoto come politica aziendale e favorire, grazie ad esso, il lavoro nei Paesi sottosviluppati.
La petizione sul concetto di ufficio
La petizione è stata lanciata su change.org il 15 novembre 2022. Al centro, la richiesta ai dizionari di tutto il mondo di modificare la definizione della parola “ufficio”. Passando dal riferimento a un luogo fisico ad un concetto più ampio che include la possibilità di lavorare da remoto.
“In latino, officium significa servizio/dovere e per i Romani equivaleva quindi a “fare il lavoro” senza menzionare un luogo fisico preciso. La pandemia e l’esplosione del lavoro remoto hanno favorito la nascita di nuove esigenze e nuovi bisogni. Grazie al lavoro a distanza le persone hanno recuperato il proprio tempo, le proprie relazioni, le proprie connessioni e la propria salute e non sono più disposte a rinunciarvi. Questo ha anche portato un grande cambiamento e benefici per le persone disabili che potranno avere più scelta nel lavoro e flessibilità. È tempo di tornare alle radici e dare un nuovo significato aggiornato alla parola ufficio, modificandone la definizione sul dizionario”, commenta Ambrosetti.
Per spiegare le motivazioni alla base della petizione e sensibilizzare le persone sull’importanza di firmare, Patrizio Ambrosetti ha anche creato anche un video e un vero e proprio open manifesto. Chiunque lo desideri può, infatti, proporre la definizione del termine “ufficio” che ritiene più corretta: la più votata sarà poi sottoposta ai dizionari di tutto il mondo.