di Laura Reggiani |
Chi incontra Eleonora Gianoli percepisce subito una doppia anima. Da un lato la sensibilità di chi ha respirato fin da bambina la spiritualità, cresciuta in un centro di meditazione, tra viaggi in India e la pratica quotidiana di yoga e respirazione, dall’altro la concretezza e l’energia imprenditoriale, ereditata da una famiglia di imprenditori e consolidata con un’esperienza nel settore immobiliare di lusso.
“Prima ancora di imparare a scrivere, avevo appreso come meditare” racconta. “Ma negli anni in cui lavoravo negli uffici di Milano, vedevo quanto fosse urgente portare strumenti autentici di benessere anche nei luoghi di lavoro: stress, burnout, mancanza di equilibrio. Da lì è nata la spinta a creare qualcosa di nuovo”.
Nel 2019 Eleonora decide di fondare Holibreak. Il nome è già una dichiarazione d’intenti: Holi, la festa indiana dei colori e della rinascita, e break, la pausa. Un invito a trasformare lo spazio-tempo del lavoro in un’occasione per rigenerarsi, ritrovare se stessi e costruire relazioni autentiche. “Non volevo creare l’ennesimo pacchetto standard di welfare aziendale”, spiega. “Holibreak nasce con un Dna sostenibile, smart e personalizzato. Portiamo il benessere direttamente in azienda, non come benefit accessorio, ma come parte integrante della cultura organizzativa”.
La filosofia di Holibreak: una pausa che rigenera

Holibreak propone corsi body-mind come yoga, pilates, tai chi, mindfulness. Ma anche percorsi di fisioterapia, nutrizione, coaching e consulenze di stile. Tutto gestito da professionisti certificati, molti con un background nel mondo corporate. Capaci quindi di comprendere dall’interno le dinamiche e le sfide delle aziende.
“Credo che la pausa debba smettere di essere vista come un lusso o una perdita di tempo” sottolinea Eleonora. “È un momento prezioso per ricaricare corpo e mente, creare connessioni nuove, abbattere le gerarchie. Lo vediamo nei corsi di gruppo: ci si incontra al di là dei ruoli, si costruiscono relazioni più vere. È quasi liberatorio”. La pandemia ha accelerato la trasformazione. Holibreak ha subito adottato un modello “phygital”, che consente ai dipendenti di seguire le lezioni sia in presenza che online, in sede o da casa, coinvolgendo anche i familiari.
“Questo ci ha permesso di abbattere le distanze, rendendo il benessere accessibile ovunque. Oggi possiamo attivare percorsi per tutta la popolazione aziendale. Inclusi i lavoratori in smart working e persino le loro famiglie. Credo che il welfare debba essere inclusivo e adattarsi alle nuove modalità di vita e di lavoro”.
Format creativi per il team building
Oltre alle pratiche classiche, Holibreak crea e promuove format creativi e originali, pensati per rafforzare il team building. Alcuni esempi? Yoga & Wine, ideato da Eleonora insieme alla sommelier Adriana Licciardello, che unisce degustazioni e pratiche di yoga creative in location esclusive. Oppure YogArt, creato da Marta Massara, ideatrice di un format che fonde espressione corporea e creatività artistica. “Sono esperienze che vanno oltre il benessere fisico: aiutano a creare cultura, a stimolare la creatività, a valorizzare il territorio. In azienda si traduce in team più coesi e persone più motivate”.
Sostenibilità e responsabilità sociale
La sostenibilità è un pilastro di Holibreak: dai materiali eco-friendly usati per le attrezzature, alla collaborazione con partner come Reyoga, società benefit che produce tappetini e accessori Made in Italy. “Non possiamo parlare di benessere delle persone senza includere il benessere del pianeta. Ogni scelta che facciamo tiene conto dell’impatto ambientale. Le aziende con cui collaboriamo sanno che, scegliendoci, contribuiscono anche a costruire una cultura più responsabile”.
Il futuro del lavoro è benessere
Secondo le analisi di mercato, il corporate wellness è un settore in forte crescita, con un valore stimato di oltre 90 miliardi di dollari a livello globale. Holibreak punta a posizionarsi come partner unico per le aziende che vogliono attrarre e trattenere talenti, creando ambienti di lavoro sani e innovativi. “Il mondo del lavoro è cambiato e sta cambiando ancora” afferma Eleonora. “I giovani scelgono le aziende anche in base al livello di benessere che queste offrono. Per questo credo che il welfare non possa più limitarsi a benefit economici: deve includere strumenti concreti per vivere meglio, lavorare meglio, crescere meglio”.
Eleonora Gianoli riassume così la sua visione: “Holibreak è un ponte tra business e olismo, due mondi che oggi si rivelano profondamente complementari. Portiamo strumenti che trasformano la pausa in un’occasione di crescita, energia e bellezza. Credo che il lavoro debba essere un luogo in cui si vive bene, non solo un dovere. È questo il contributo che vogliamo dare: un futuro del lavoro più umano, creativo e sostenibile”.
Il modello Holibreak in 6 puntiHolibreak unisce business e olismo, trasformando la pausa in un’occasione di crescita personale e collettiva.
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