di Laura Reggiani | Il Ministro del Lavoro Marina Calderone ha tracciato, nel suo intervento alla seconda edizione di Job Evolution, evento organizzato da Il Sole 24 Ore, un quadro delle sfide e delle strategie per il futuro dell’occupazione, tra innovazione tecnologica, formazione e qualità del lavoro.
Al centro del suo intervento, l’impatto dell’Intelligenza Artificiale sul mercato del lavoro: “Abbiamo approvato la legge sull’intelligenza artificiale e al Ministero del Lavoro è affidata la creazione dell’Osservatorio sull’impatto dell’IA. Lavoreremo insieme alle parti sociali per analizzare i fenomeni in atto e soprattutto per capire le tendenze future, le nuove professionalità richieste e i bisogni di riconversione”.
Calderone: priorità alla formazione continua
Calderone ha poi evidenziato quello che definisce un “paradosso del lavoro di oggi”: “Abbiamo il tasso di disoccupazione più basso di sempre, ma allo stesso tempo le imprese faticano a trovare lavoratori. Non mancano i posti, ma spesso mancano le competenze adeguate”.
Da qui la priorità assegnata alla formazione continua e al potenziamento del Fondo Nuove Competenze, riformato per accompagnare le transizioni produttive e valorizzare la collaborazione tra imprese e filiere. “Vogliamo rendere strutturale questo strumento — ha spiegato — perché la formazione non sia un evento episodico, ma un elemento costante nella vita di lavoratori e aziende, anche oltre la stagione del PNRR”.
Salari e contrattazione collettiva
Sul fronte della qualità del lavoro e dei salari, Calderone ha ribadito la posizione del governo contro l’introduzione di un salario minimo legale: “Non siamo favorevoli a un salario minimo fissato per legge. In Italia abbiamo una solida cultura della contrattazione collettiva, che garantisce diritti e retribuzioni adeguate attraverso il dialogo tra le parti sociali”. Tuttavia, ha aggiunto, “è fondamentale lavorare anche sulla produttività, perché solo aumentando la produttività si possono generare salari migliori e occupazione più qualificata”.
Il ministro ha poi aperto alla possibilità di interventi fiscali mirati per sostenere i redditi dei lavoratori e rilanciare la contrattazione. “È necessario riaprire una stagione di rinnovi contrattuali — ha dichiarato —. Un sostegno, anche in termini di fiscalità agevolata, può essere un aiuto importante. Stiamo valutando inoltre agevolazioni per straordinari, festivi e notturni, non per disincentivare nuove assunzioni ma per gestire meglio i picchi produttivi”.
Tra le priorità del Ministero anche il sostegno alla premialità e alla partecipazione dei lavoratori nelle imprese: “Vogliamo valorizzare la qualità della prestazione lavorativa attraverso i premi di risultato e costruire un modello di partecipazione più moderno e aperto. La partecipazione può diventare uno strumento di welfare aziendale e di crescita condivisa”.
Infine, Calderone ha sottolineato la necessità di mantenere equilibrio nei conti pubblici: “Tutte le nostre misure devono tenere insieme crescita, occupazione e stabilità finanziaria. Solo così continueremo a rafforzare l’affidabilità del Paese agli occhi degli investitori”.














