L’incubatore online Startup Geeks, in collaborazione con Giulio Beronia, esperto di risorse umane, ha organizzato nell’Head Quarter di Satispay un evento dedicato all’innovazione HR.
La giornata dello scorso giugno ha riunito professionisti del mondo corporate e startup per esplorare l’applicazione dell’approccio agile, sperimentale e “people-first”, tipico delle startup, alle politiche delle grandi aziende. Focus particolare sulla gestione del rapporto lavorativo con la generazione Z. Sempre più attratta da contesti flessibili e ad alto impatto.
Emilia Cancelli, Chief HR Officer di Satispay, ha raccontato come l’azienda abbia affrontato le sfide HR nella sua crescita da startup a scaleup. Dalla fase iniziale di adattabilità al multitasking e di resilienza alla strutturazione di un team di Talent Acquisition, fino al potenziamento dell’employer branding, Satispay ha costruito un modello evolutivo incentrato sulle persone.
Startup Geeks e l’approccio alle persone
Al centro dell’incontro anche il programma di onboarding di Startup Geeks. Include bootcamp e un sistema di “buddy” per l’integrazione, oltre a un impegno attivo sul benessere psicologico e professionale delle risorse attraverso il piano “CareAbout”. Che prevede ferie illimitate, flessibilità, benefit concreti e percorsi di crescita personalizzati. Cancelli ha inoltre illustrato il meccanismo delle performance review e di un sistema premiante che collega risultati individuali e di team all’incremento delle stock option dell’azienda, ma non solo.
“Le stock option sono un potente strumento che consente di allineare perfettamente gli interessi delle nostre oltre 700 persone con quelli dell’azienda”, spiega Cancelli. “Un approccio che da un lato favorisce la loro crescita economica e, dall’altro, aumenta il senso di appartenenza e di responsabilità individuale rispetto all’ambizioso progetto che stiamo portando avanti. Questo, e la profonda condivisione dei valori fondanti su cui basiamo il nostro modo di operare, sono gli elementi chiave della nostra Ownership Culture. Su cui costruiamo la forte relazione di fiducia reciproca che ci ha permesso di introdurre delle politiche di estrema flessibilità, come quella sui permessi illimitati. Un passo che si può fare solo quando si sente che c’è una responsabilità diffusa e la voglia di fare la differenza, che porterà a utilizzare l’opportunità non per lavorare meno ma semplicemente per farlo meglio. Rispettando anche la propria sfera personale”.















