Visione, innovazione e territorio

Maria Antonietta Mura e Giorgio Rapari raccontano le sfide, le priorità e le strategie del Centro di Formazione Management del Terziario per accompagnare l’evoluzione dei manager del terziario in un contesto in continuo cambiamento

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Maria Antonietta Mura e Giorgio Rapari raccontano le sfide, le priorità e le strategie del Centro di Formazione Management del Terziario

di Laura Reggiani | In un mondo del lavoro sempre più fluido e sfidante, la formazione manageriale non può restare ferma: ne sono convinti Maria Antonietta Mura, neoeletta presidente di CFMT – Centro di Formazione Management del Terziario, e Giorgio Rapari, vicepresidente dell’ente che da oltre trent’anni rappresenta un riferimento per i dirigenti del terziario in Italia.

CFMT si affianca infatti alle parti datoriali e sociali di riferimento, Confcommercio e Manageritalia, nella promozione culturale ed economica del settore terziario. Nato 30 anni fa, il centro ha ampliato e modificato la propria offerta di prodotti e servizi con l’obiettivo di mantenere alta l’employability dei dirigenti e di conseguenza la competitività delle aziende. Promotore della logica dell’apprendimento continuo, a discapito di una formazione saltuaria, propone un’offerta formativa di alto livello innovativa e personalizzata sia per il singolo dirigente che per le aziende associate.

In questa intervista, Maria Antonietta Mura e Giorgio Rapari condividono la loro visione strategica per il futuro di CFMT. Un impegno forte verso l’innovazione, l’ascolto dei territori, la valorizzazione delle sedi di Milano e Roma e un’attenzione costante ai bisogni formativi dei manager. Al centro, la volontà di sostenere competitività, employability e resilienza, elementi chiave per affrontare le sfide di oggi e anticipare quelle di domani.

Quali sono le sue priorità come nuovo presidente del Centro di Formazione Management del Terziario?

Maria Antonietta Mura | Credo che CFMT fino ad oggi abbia realizzato iniziative eccellenti e per il prossimo futuro, la mia priorità come presidente è di supportare tutta la squadra affinché l’eccellenza resti un tratto distintivo. Lavorerò in continuità con quanto fatto in questi anni e farò del mio meglio per consolidare la presenza di CFMT su tutto il territorio nazionale. Tenendo conto del fatto che i progetti formativi, gli eventi, e i percorsi possono essere declinati con sfumature diverse per rispondere efficacemente alle caratteristiche e alle necessità dei territori in cui lavorano manager e aziende.

In che modo intende consolidare le relazioni bilaterali che rappresentano l’essenza del CFMT?

Maria Antonietta Mura | Credo che le relazioni con i soci che hanno immaginato, creato e supportato CFMT in questi 30 anni siano consolidate e vive più che mai. Occorre quindi proseguire su questa strada e averne cura. Poiché senza i soci di riferimento il Centro di Formazione Management del Terziario non potrebbe essere così capillare nel suo lavoro e così puntuale nel fornire risposte adeguate ai bisogni formativi dei manager che guidano le aziende del nostro Paese.

Quali strategie adotterà per rafforzare la presenza del CFMT su tutto il territorio nazionale? In particolare, come valorizzare ulteriormente le sedi di Milano e Roma?

Maria Antonietta Mura | Le sedi di Milano e Roma sono i luoghi vivi e pulsanti del mondo CFMT. Sono i luoghi in cui i bisogni di aziende e manager vengono accolti, analizzati e valorizzati, sono i luoghi in cui i progetti formativi vengono creati per essere diffusi sul tutto il territorio nazionale. Non sono solo aule, ma laboratori di idee. Vorremmo attivare maggiormente la sede di Roma, immaginandola come polo di pertinenza per tutto il Centro Sud: è una sede completamente ristrutturata, inaugurata nel 2024, che vanta al suo interno la sala Michelangelo. Un’aula polifunzionale, un tributo al primo direttore del Centro di Formazione Management del Terziario, un ponte sul futuro.

Oltre alla formazione in presenza, infatti, ci permette di accogliere, virtualmente, anche tutti coloro che si collegano agli eventi phygital. Vogliamo aprire le porte delle nostre sedi, per accogliere tutti i dirigenti: sicuramente la formazione online ci ha aiutato ad accorciare le distanze, ma è sempre arricchente incontrarsi di persona.

Quali sono le sfide che il settore terziario affronta e come CFMT può supportare i manager in questo contesto?

Giorgio Rapari | Il contesto geopolitico attuale sta mettendo alla prova la competitività e la stabilità delle aziende italiane. Incidendo profondamente sulle loro dinamiche interne, sui risultati economici e, in molti casi, sulla loro stessa capacità di adattamento. In particolare, il settore dei servizi ha dovuto rispondere con rapidità e flessibilità, ripensando modelli di business e strategie operative per restare all’altezza delle nuove sfide di mercato.

Tuttavia, non tutte le aziende riescono a evolversi con la stessa velocità. È qui che, come CFMT, interveniamo ad esempio con l’Osservatorio Nazionale sulla Competitività delle Imprese dei Servizi. L’Osservatorio offre alla community di CFMT prodotti sia formativi che informativi, sempre con un approccio pionieristico. Esplorando e sperimentando contenuti tematici e metodologie nuove, capaci di ascoltare le dinamiche e le specificità di contesti locali e territori, ed offrendo momenti di interazione e condivisione.

Le attività di ricerca dell’Osservatorio si sviluppano lungo un framework di analisi che si compone di tre livelli di lettura delle dinamiche competitive dei servizi in Italia.

  1. Ambiente competitivo. Quali trend influenzano la competitività dei servizi in Italia? Quali nuove sfide ed opportunità nell’ecosistema imprenditoriale?
  2. Cluster e territori. Quali sono i principali cluster nel mondo dei servizi in Italia e quali vantaggi competitivi offrono? Come si differenziano i vari territori italiani?
  3. Imprese. Come rimanere competitive in un ambiente in rapida evoluzione? Quali strategie e quali modelli di business adottano le imprese di maggior successo?

La resilienza non è solo una qualità, ma un asset competitivo. E il nostro impegno è garantire che le aziende possano trasformare l’incertezza in opportunità di crescita.

In che modo CFMT può contribuire a mantenere alta l’employability dei dirigenti e la competitività delle aziende?

Giorgio Rapari | Le aziende di successo non sono le più grandi o le più antiche, ma quelle che sanno adattarsi più velocemente ai cambiamenti. Chi investe oggi in tecnologia, efficienza e sostenibilità avrà un posto di rilievo nel mercato di domani. Il nostro osservatorio online “Job Vacancy” è una finestra sulla domanda di lavoro sul web per i manager del terziario. Si è occupato in questi anni di analizzare la domanda di lavoro che le aziende pubblicano sul web – le cosiddette online job vacancy – per i manager del settore.

Il dato del 2024, oggetto del report attuale, analizza il 2023 rispetto al 2022. Sono più di 40mila gli annunci per i manager del terziario tra gli oltre 1,4 milioni di annunci raccolti in Italia nel 2023. Le analisi evidenziano un aumento del 6%, dato in linea con il +9% registrato a livello nazionale. La tendenza resta quindi positiva, anche se si riduce progressivamente rispetto agli aumenti a doppia cifra registrati come risposta al periodo post pandemia. La regione trainante risulta ancora essere la Lombardia, seguita dalle altre regioni del nord. Perr quanto riguarda gli altri Paesi europei considerati – Germania, Francia e Regno Unito – i dati sono in linea con quelli italiani, pur con delle specificità nazionali.

Come vede l’evoluzione del ruolo del manager nei prossimi anni e quale potrà essere il contributo di CFMT in questo processo?

Maria Antonietta Mura | I manager e le manager sono persone che vivono e lavorano nel mondo reale, attraversato da cambiamenti repentini così come da cambiamenti lenti e impercettibili. Chi ha responsabilità manageriale deve affinare la propria capacità di gestire questi cambiamenti. Questa capacità fa la differenza per le organizzazioni in cui lavora. Non ci possono più essere manager fermi, così come non possono esistere aziende ferme: uscirebbero dal mercato. È, invece, fondamentale saper imparare e disimparare ciò che non è più utile, velocemente. Sapersi adattare trasformando le difficoltà in opportunità.

Nell’ultima ricerca CFMT, l’Osservatorio sulla Innovazione Manageriale del Terziario, leggiamo che l’unico vero vantaggio competitivo è l’innovazione manageriale. Tornando alla sua domanda, come vedo l’evoluzione dei manager, le rispondo: in costante evoluzione.

Maria Antonietta Mura, presidente CfmtChi è Maria Antonietta Mura

Maria Antonietta Mura è presidente del CFMT. Nata e cresciuta a Ghilarza (OR), dopo aver conseguito la laurea in psicologia clinica a Roma, dove tutt’ora risiede, ha completato due master in “Business Administration” e “Formazione Formatori”. Avendo maturato una significativa esperienza nel settore delle risorse umane e nella direzione del personale, ha affrontato sfide in aziende votate a espandere la propria attività dal semplice livello locale a nazionale e internazionale. Grazie alla sua formazione in psicologia, pone inoltre al servizio di CFMT utili strumenti di analisi per comprendere le dinamiche di gruppo e il contesto lavorativo.

Giorgio Rapari CFMTChi è Giorgio Rapari

Marchigiano di nascita, romagnolo di adozione, Giorgio Rapari è laureato in Scienze Politiche all’Università di Bologna ed è appassionato del settore informatico, al quale si è dedicato come imprenditore, nell’ambito Ict & Finance. È stato presidente di Assintel (Associazione Nazionale Imprese Ict di Confcommercio) per 15 anni. Ed è oggi Consigliere di Confcommercio Imprese per l’Italia. Dal 2015 è vicepresidente di CFMT.

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