Future of Education 2025, studio condotto dalla piattaforma di tutoraggio GoStudent, dice che il 39% dei bambini e ragazzi ritiene la scuola italiana non in grado di preparare adeguatamente per affrontare il futuro.
Basato sulle risposte di 5.859 tra genitori e figli (10 – 16 anni) e 300 insegnanti in sei Paesi europei, il report 2025 sulla percezione della scuola italiana ed europea vede un sistema educativo che fatica a tenere il passo con le esigenze dell’era digitale.
Felix Ohswald, Ceo e co-fondatore di GoStudent, spiega che “il mondo dell’istruzione è rimasto praticamente invariato per secoli. Negli ultimi anni, gli eventi globali hanno accelerato un cambiamento epocale. La pandemia ha dato una spinta decisiva all’apprendimento digitale, mentre l’ascesa dell’intelligenza artificiale ha messo a disposizione dei ragazzi strumenti potenti”.
Il messaggio è chiaro: c’è bisogno di cambiamento. “I giovani vogliono studiare l’intelligenza artificiale, la realtà virtuale, la sostenibilità, l’educazione finanziaria. E sono frustrati dal fatto che questi temi non siano parte integrante del percorso scolastico. Chiedono anche un approccio più personalizzato, combinando metodi online e offline, digitali e in presenza”, continua.
L’opinione sulla scuola italiana
Il desiderio di innovazione è forte, ma sulla scuola italiana permangono significative criticità. L’86% degli insegnanti ritiene che le simulazioni siano un metodo di valutazione efficace, a conferma della volontà di superare gli esami tradizionali.
Il 44% degli studenti ha già accesso a strumenti di apprendimento basati sull’intelligenza artificiale (la percentuale più alta in Europa). Ma il 66% degli insegnanti non ha ricevuto alcuna formazione in merito. Questo divario si riflette anche nella percezione degli studenti: il 39% non crede che la scuola stia insegnando loro le competenze necessarie per realizzare il proprio lavoro dei sogni.
La percezione europea
Anche in Europa il sistema scolastico fatica ad adattarsi all’era digitale. Il 63% degli studenti vorrebbe insegnanti più preparati sull’intelligenza artificiale. Oltre un terzo dei genitori giudica esagerata la preoccupazione per gli smartphone. Competenze come IA, cybersecurity ed educazione finanziaria sono sempre più richieste, ma ancora poco presenti nei programmi scolastici.
Oltre la metà degli studenti europei (52%) afferma che la scuola non li sta preparando adeguatamente per il futuro. Un netto aumento rispetto al 36% registrato solo un anno fa. Allo stesso tempo, la fiducia degli studenti nella propria capacità di affrontare un mondo guidato dalla tecnologia è scesa al livello più basso degli ultimi tre anni. Solo il 61% si sente pronto, contro il 77% del 2024 e il 64% del 2023.
Tiara J., tutor di GoStudent, aggiunge che “l’attuale sistema educativo è in ritardo rispetto al mondo che lo circonda. I giovani studenti non si limitano a chiedere un cambiamento, lo esigono. Vogliono introdurre lezioni sull’intelligenza artificiale, sulla salute mentale e sulla risoluzione di problemi concreti, non solo memorizzare nozioni per gli esami e le verifiche”.
Insegnamento digitalizzato e personalizzato
“Sia i tutor sia gli insegnanti hanno bisogno di strumenti e formazione migliori per stare al passo con i tempi. Vogliamo usare l’intelligenza artificiale per migliorare il nostro modo di insegnare. Per personalizzare le lezioni, stimolare la curiosità e ottimizzare il tempo. Ma molti di noi non ricevono la formazione giusta per farlo. Se si vuole seriamente preparare la prossima generazione per il futuro, si deve investire da subito negli insegnanti oltre che negli studenti”.
Con questo studio, GoStudent vuole invitare i responsabili dell’istruzione, le scuole e i partner privati a collaborare per realizzare una riforma del programma della scuola italiana ed europea. Una formazione degli insegnanti sull’AI e un accesso più ampio alle tecnologie di apprendimento personalizzate.