Lavoro minorile: testimonianze dal Ghana

ActionAid e Progetto Happiness danno voce ai bambini che vivono e lavorano nella discarica di Agbogbloshie, in Ghana, dove finiscono quintali di rifiuti prodotti in Europa ogni anno

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In occasione della Giornata contro il lavoro minorile, ActionAid e Progetto Happiness raccontano la discarica di Agbogbloshie, in Ghana. 

In occasione della Giornata Mondiale contro il lavoro minorile, ActionAid e Progetto Happiness raccontano una delle realtà più sconosciute al mondo, quella dei minorenni che lavorano tra i rifiuti nella discarica di Agbogbloshie, in Ghana. 

Si tratta di un vero e proprio viaggio visivo ed emotivo firmato da Giuseppe Bertuccio D’Angelo, fondatore di Progetto Happiness e ambassador di ActionAid. Obiettivo, dare voce a chi non ha voce: i bambini e ragazzi costretti a passare le giornate tra fumi tossici, cavi bruciati e componenti elettronici per sopravvivere e supportare le proprie famiglie, anziché andare a scuola. Non è solo una denuncia, è un racconto reale. Dietro ogni immagine ci sono storie di infanzia negata e sogni rubati”, afferma Bertuccio D’Angelo. “Il nostro stile di vita, ciò che consumiamo e gettiamo, ha un prezzo che non vediamo, ma che altri, troppo spesso bambini, pagano ogni giorno”.

Lavoro minorile e colonialismo dei rifiuti

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, 73 milioni di bambini nel mondo sono coinvolti in lavori pericolosi. Di questi, oltre 18 milioni sono impiegati nel settore del riciclo dei rifiuti. Dati allarmanti che devono richiamare l’attenzione su un fenomeno ancora poco conosciuto chiamato “colonialismo dei rifiuti” (waste colonialism). Ovvero il trasferimento dei rifiuti prodotti nei Paesi ricchi verso quelli del Sud globale. Ogni cittadino europeo produce in media 513 kg di rifiuti all’anno e una parte significativa finisce in discariche lontane dai riflettori. Come quella di Agbogbloshie, in Ghana, dove bambini e ragazzi lavorano per guadagnarsi da vivere.

Il reportage è il cuore della nuova campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi di ActionAid, che denuncia lo sfruttamento del lavoro minorile legato alle filiere globali e al consumo irresponsabile. Mira a contrastarlo sostenendo la scolarizzazione, formando insegnanti, coinvolgendo famiglie e istituzioni in alternative concrete.

“Da anni, ci impegniamo per costruire alternative reali. Lavoriamo con le comunità per prevenire lo sfruttamento, sensibilizzando famiglie e bambini, sostenendo la scolarizzazione e promuovendo l’accesso a mezzi di sostentamento dignitosi. Lo facciamo in Ghana, ma anche in Paesi come il Bangladesh e la Sierra Leone, dove l’impatto dei nostri consumi è drammatico, perché ogni bambino ha il diritto di crescere libero dallo sfruttamento”, conclude Lorenzo Eusepi, Co-Segretario Generale di ActionAid.

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