Ambiente Lavoro 2025: quali soft skill per la sicurezza?

Ad Ambiente Lavoro 2025 (BolognaFiere 10-12 giugno) un filone dedicato alle soft skill e alla rivoluzione gentile nel mondo del lavoro. Tra gli ospiti Guido Stratta, manager e fondatore dell’Accademia della Gentilezza

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Ad Ambiente Lavoro 2025 un filone dedicato alle soft skill per la sicurezza

Non solo tecnica e innovazione, ma anche linguaggio e comunicazione: ad Ambiente Lavoro 2025, salone della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, si parla anche di soft skill per la sicurezza.

Perché la cultura della sicurezza passa anche attraverso un diverso modo di gestire relazioni, gesti e parole. Oltre a un ricco programma tecnico, dunque, un nuovo filone di incontri offre ampio spazio alla discussione su leadership, approcci innovativi come il nudging e tecniche di feedback, coaching per la gestione dello stress.

La rivoluzione gentile secondo Guido Stratta

Guido Stratta, manager di lungo corso nei settori delle risorse umane e delle energie rinnovabile del Gruppo Enel, fondatore e presidente dell’Accademia della Gentilezza, spiega le tecniche e risultati della sua “Ri-evoluzione gentile”. Fondata sulla convinzione che una leadership gentile e un diverso approccio in tutti i ruoli e settori aziendali porti risultati migliori della leadership standard. Non solo in termini di relazioni umane, ma anche di sicurezza e produzione.

Un cambiamento di prospettiva che ribalta i paradigmi relazionali all’interno delle aziende. Proponendo di sostituire la persuasione e la condivisione all’aggressività e alla coercizione. Un’idea che “nasce dalla volontà di dimostrare che si possano tenere insieme risultati, benessere e motivazione delle persone e che questi risultati debbano perseguire, e quindi sfatare, il mito che la gentilezza sia una debolezza. Mentre è una forza interiore, quella di coinvolgere gli altri e rispettarli”, spiega il manager.

Come applicare la leadership gentile

Per avere risultati, le persone devono sentirsi osservate per le loro qualità autentiche e per le loro capacità di contribuire alla storia che scrivono. Comandando e controllando si ottiene lo standard delle persone. Viceversa, se si ha la possibilità di esprimersi, l’impegno è diverso. Lo stesso vale verso il cliente. Il primo momento applicativo della leadership gentile è far capire al management che c’è un concreto ritorno sulla percezione che il cliente o la persona ha di noi, se ci muoviamo in maniera diversa verso le persone.

“In Enel avevamo unità che facevano le stesse cose in tutto il mondo”, aggiunge Stratta. “Alcune gestite da manager istruiti con questo modello, altre da capi tradizionali. Le abbiamo messe a confronto ed è emersa una correlazione impressionante fra risultati ottenuti, motivazione, minor burnout, minori dimissioni, maggior qualità del cliente e valutazioni migliori. Ci vuole anche una metrica, perché bisogna misurare l’impatto reale. Muovendomi a macchia di leopardo, ho formato ambassador a tutti i livelli creando una community di ambassador della gentilezza”.

Quali soft skill per la sicurezza in azienda?

Come può il nudging aumentare la sicurezza sul lavoro? “La sicurezza è cultura. Abbiamo fatto formazione di tutti i tipi e poi vediamo che l’esperto non indossa un dispositivo di protezione o si sente sicuro nel fare una manovra. Ed ecco che nasce l’errore. In questa cultura della cooperazione e della non gerarchia, ho introdotto lo stop working. Chiunque, vedendo una manovra o un’azione rischiosa, aveva il diritto di richiederlo, anche tramite un applicativo in maniera anonima, senza rischiare ritorsioni. Se quella segnalazione era stata reale, la persona avrebbe ricevuto in cambio una settimana di ferie”, aggiunge il manager. “Lo stop working è un tema di cultura, ma con una struttura altamente funzionale. Aprendo un ascolto gentile, la fiducia si sostituisce al terrore del capo o di perdere il lavoro e così si tutela la vita. Abbiamo svoltato”.

L’incontro, “Leadership gentile per un ambiente di lavoro più sicuro e inclusivo”, si tiene l’11 giugno alle 11.00 presso la Wellbeing arena (pad. 25). Uno spazio che Ambiente Lavoro 2025 ha voluto dedicare al wellbeing corporate. Ovvero quell’approccio strategico alla gestione delle risorse umane che mira a promuovere la salute e il benessere dei dipendenti all’interno di un’azienda.

Gli altri incontri sulle competenze trasversali

Il 10 giugno, alle 14 “Riprogrammare la sicurezza: nudging, decisioni umane, e intelligenza artificiale” (Sala Allegretto – Centro servizi blocco C, 1° piano), in collaborazione con Università degli Studi di Bologna. Marco De Angelis e Luca Pietrantoni riflettono in maniera critica e operativa sull’applicazione del nudging alla sicurezza nei contesti organizzativi. Dopo un confronto con i modelli classici del comportamento decisionale, presentano i recenti sviluppi in diversi ambiti, inclusi i comportamenti HSE (sicuri, sostenibili e salutari) sul lavoro.

Alle 16:30 il workshop dedicato alle aziende “Le qualità dei Leader di domani” (Sala Wagner – Centro servizi blocco C, 1° piano), organizzato dalla Fondazione LHS e condotto da Davide Scotti, Head of HSEQ Culture and Human Perfomance in Saipem, si focalizza sulle qualità e competenze fondamentali per chi ricopre posizioni direttive o manageriali. Offre spunti di riflessione sul ruolo e sulle responsabilità del leader nel plasmare un ambiente psicologicamente e fisicamente sicuro.

L’11 giugno, alle 13:45, la tavola rotonda “Safety Sensei – La Forza delle Parole: Strumenti di Comunicazione per una Sicurezza sul Lavoro Efficace” (Sala Martini – Pad. 26), organizzato da Ambiente Lavoro in collaborazione con Tharsos. Se ne discute con Factanza Media, delineando esempi di strategie e metodi di comunicazione efficace applicati alla sicurezza sul lavoro.

Per concludere il ciclo sulle soft skill per la sicurezza, alle 14 la Fondazione LHS presenta “Niente paura! La formula per aumentare la sicurezza in sé stessi e affrontare le sfide quotidiane” (Sala Bolero – Centro servizi blocco B, 1° piano). Una lezione spettacolo per approfondire alcune sfaccettature del tema della sicurezza psicologica. In questo nuovo format, Terenzio Traisci, psicologo con un passato da comico professionista, aiuta a comprendere in modo divertente come guidare il nostro cervello a gestire le paure e aumentare la fiducia in noi stessi.

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