Sicurezza e retribuzioni: le priorità dei lavoratori italiani

Secondo l’indagine condotta dall’Istituto Piepoli e presentata al Festival del Lavoro 2025, il 60% degli italiani considera la sicurezza sul lavoro una priorità, al pari dell’aumento delle retribuzioni (63%)

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Tra le priorità dei lavoratori italiani ci sono etica e sicurezza

Tra le priorità dei lavoratori italiani ci sono etica e sicurezza, oltre che le retribuzioni: è la fotografia dell’indagine demoscopica “Gli italiani e il lavoro”, condotta dall’Istituto Piepoli per Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro, presentata a Genova nella prima giornata del Festival del Lavoro 2025.

Obiettivo del sondaggio, mettere in luce quali sono le priorità e le aspettative degli italiani in tema di lavoro. Quando si tratta di indicare le priorità sul tema del lavoro, due aspetti si impongono con forza: l’aumento dei salari (63%) e la sicurezza sul lavoro (60%). Le due tematiche emergono come le vere priorità per i cittadini. Ben lontane dai temi che fino a qualche anno fa erano concepiti come prioritari, quali crescita occupazionale (35%) o riduzione della precarietà (31%).

I “promossi” della sicurezza sul lavoro

L’attenzione alla sicurezza sul lavoro è aumentata negli ultimi anni, soprattutto da parte delle istituzioni (il 41% ritiene che sia cresciuta), ma anche delle aziende (il 26%). I sindacati ricevono, invece, una valutazione più tiepida (22%), con un lieve saldo positivo. Il 52% dei lavoratori si sente tutelato sul proprio luogo di lavoro. 7 su 10 (71%) dichiarano di partecipare regolarmente a corsi di formazione obbligatoria in materia di sicurezza, organizzati dall’azienda per cui lavorano. Un dato in netto miglioramento che testimonia la cultura della prevenzione nei luoghi di lavoro.

Alla domanda su chi debba occuparsi principalmente della sicurezza sul lavoro, gli italiani si dividono:

  • 51% attribuisce la responsabilità principale alle imprese,
  • 40% sottolinea la necessità di un impegno condiviso tra datori di lavoro e lavoratori.

Ė questo, forse, il dato più interessante: si è diffusa tra gli italiani una nuova consapevolezza e una visione più concreta sul tema.

Benessere e IA: altre priorità dei lavoratori

Nel report anche una domanda su come facilitare la conciliazione tra lavoro e vita privata: qui la richiesta più forte arriva sul fronte dei servizi per le famiglie. Il 51% degli intervistati indica come priorità l’ampliamento dell’offerta di strutture come gli asili nido. Seguiti da maggiori servizi aziendali (21%). Infine, una considerazione sull’intelligenza artificiale, sempre meno percepita come una minaccia e sempre più come un’opportunità: il 58% degli italiani (il 66% tra i giovani) si dichiara favorevole al suo utilizzo per aumentare la competitività sul lavoro. Anche tra gli over 54 si nota una crescente apertura.

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