Tre tappe – Catania, Napoli e Milano – riservate a operatori della formazione e consulenti, per condividere le priorità e la vision di Fondo Conoscenza.
Al centro degli approfondimenti, le misure proposte per il 2025 e, più in generale, i criteri di accesso ai finanziamenti per la formazione continua. Gli incontri hanno ribadito l’impegno nell’affiancare e accompagnare gli operatori che animano il settore della formazione. “Non possiamo costruire misure efficaci senza un dialogo aperto e costante con gli attori della formazione”, ha affermato durante il tour il presidente di Fondo Conoscenza, Concetto Parisi. “Anche un Avviso ben scritto può generare risultati insufficienti se non risulta attrattivo per gli enti e le imprese”.
Per supportare le imprese e gli enti coinvolti, Fondo Conoscenza si impegna soprattutto a garantire certezza dei tempi nella valutazione dei piani formativi, processi rapidi e snelli facilità di interazione con i propri uffici.
Priorità al confronto
Ascolto e confronto restano prerogative prioritarie. Nel secondo semestre del 2024 Fondo Conoscenza ha lanciato una prima survey per misurare il valore percepito da enti e imprese rispetto agli strumenti di finanziamento offerti. “Questa operazione ci ha permesso di verificare la coerenza dei nostri avvisi con le aspettative di chi cerca una formazione di qualità. E, al contempo, ha consentito di introdurre nella nuova programmazione alcune innovazioni nate dalle proposte di chi utilizza le nostre soluzioni”, ha aggiunto il direttore Raffaele Modica.
Nel progettare la programmazione 2025, Fondo Conoscenza ha dunque lavorato al miglioramento degli strumenti. Compresa la razionalizzazione degli Avvisi, la semplificazione delle procedure di presentazione dei piani formativi e, ancora più rilevante, la realizzazione di una Library sui moduli obbligatori in materia di Sicurezza.
Nel futuro di Fondo Conoscenza
Ogni tappa si è conclusa con una riflessione sulla Certificazione delle Competenze e con un’anticipazione sulle innovazioni della programmazione 2026 per il ruolo di Ente Titolare Delegato. Il processo di certificazione, così come disciplinato nel Decreto Legislativo n.115 del 9 Luglio 2024, rappresenta una svolta strategica per il sistema formativo e per il mondo del lavoro. In questo scenario, il riconoscimento delle competenze diventa un fattore chiave per l’occupabilità, la competitività delle imprese, e lo sviluppo dei territori.