Presentati i numeri di FondItalia in Campania

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Fonditalia convegno Napoli

Sono state 19.885 le imprese campane che dal 2009 hanno aderito a FondItalia, per un totale di oltre 102mila lavoratori, con una percentuale pari al 12% dei lavoratori e l’13% delle aziende aderenti al Fondo, seconda soltanto alla Puglia e prima della Lombardia.

Sono alcuni dei numeri emersi nel corso della presentazione del Rapporto FondItalia 2024 a Napoli, giovedì 4 luglio, nello scenario del Maschio Angioino: quinta tappa del Roadshow “La Formazione non si ferma” con il quale, a partire da maggio, il Fondo ha toccato alcune delle principali città italiane.

FondItalia in Campania

I dati di FondItalia relativi alla Campania delineano un quadro positivo sul fronte della formazione finanziata. Nel dettaglio, ammontano a oltre 11,2 milioni di euro i contributi complessivamente concessi da FondItalia, dal 2010 al 2023, alle imprese campane aderenti. La provincia che ha maggiormente beneficiato dei contributi è stata quella di Napoli (per il 36%), seguita da quella di Caserta (31%) e quella di Salerno (23%). Sul fronte delle adesioni il 92% delle imprese campane aderenti a FondItalia sono microimprese mentre il 7% sono piccole imprese.

La provincia più rappresentata è quella di Napoli con il 36% delle imprese e il 40% dei lavoratori, seguita da Salerno, con il 27% di imprese e il 26% di lavoratori, e Caserta, con il 22% di imprese e il 21% di lavoratori. Commercio (28%), costruzioni (16%), servizi di alloggio e ristorazione (12%) e manifatturiero (12%) i settori più rappresentati dalle imprese aderenti.

“La Campania”, ha sottolineato il Direttore di FondItalia Egidio Sangue nel corso della presentazione del Rapporto, “ha dimostrato non solo una grande capacità di adesione ai Fondi ma anche di utilizzo delle risorse e quindi ci è sembrato doveroso rendere omaggio ovviamente alle imprese e alle reti degli enti di formazione e alle parti sociali, non solo per tributare un ringraziamento e un dare conto su come sono state utilizzare le risorse ma anche per cogliere suggerimenti anche critiche per migliorare ovviamente il nostro ruolo nel campo della formazione continua”.

 

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