Degli oltre 2 milioni 768 mila tirocini extracurriculari attivati in Italia dal 2014 al 2022, 200.824 sono stati promossi dalla Fondazione Consulenti per il Lavoro.
A sei mesi dalla conclusione del tirocinio extracurriculare attivato dall’Agenzia per il Lavoro del Consiglio Nazionale dell’Ordine, il 61,8% degli stagisti ottiene un’occupazione. Con riferimento alla condizione contrattuale, su 100 rapporti di lavoro attivati a seguito di uno stage, nel 55,6% dei casi i tirocini si trasformano in un rapporto di lavoro a carattere permanente. Di cui il 17,4% con un contratto a tempo indeterminato e il 38,2% con un contratto di apprendistato.
Un trend, quello relativo alla crescita dell’apprendistato, perfettamente in linea con l’età dei soggetti destinatari della misura di politica attiva, per lo più ragazzi con meno di 25 anni, ma anche con gli incentivi messi a disposizione delle imprese per promuovere il processo di inserimento occupazionale. Sono questi alcuni dati che emergono dal report realizzato dall’Ufficio Studi dei Consulenti del Lavoro, dal titolo “I tirocini di Fondazione Lavoro e l’inserimento occupazionale”.
Tirocini extracurriculari e inserimento occupazionale
Negli anni l’efficacia dei tirocini di Fondazione Lavoro è cresciuta sensibilmente. La percentuale degli occupati è passata, infatti, dal 58% del 2014 al 61% nel 2022. Degli oltre 200mila tirocini promossi dalla Fondazione Lavoro, il 52,5% ha riguardato ragazzi con meno di 25 anni, quota aumentata progressivamente.
A livello geografico è la Toscana a presentare il tasso più elevato di inserimento occupazionale: il 67% degli stagisti ha avuto un contratto entro sei mesi. A seguire Veneto (66,9%), Marche (66,4%), Umbria ed Emilia-Romagna (66,1%). Al Sud, invece, si distinguono Basilicata e Puglia con una percentuale di occupazione superiore alla media, rispettivamente del 62,4% e 61%.
A incidere sulle opportunità lavorative è anche il settore in cui si svolge il tirocinio. Tra il 2014 e il 2022 hanno avuto maggiore successo i percorsi in ambito industriale (65,4%), sanità, istruzione e PA (64,1%). Il tasso di inserimento è elevato nel comparto dei servizi di comunicazione, credito, finanza e servizi alle imprese (63,1%) e nel commercio con il 62%.
Il tirocinio e la normativaI tirocini extracurriculari rappresentano un canale importante per l’accesso dei giovani al mercato del lavoro. Sotto il profilo normativo, lo stage nasce per facilitare l’ingresso o il reinserimento nel mondo del lavoro di talune categorie di soggetti. Come giovani, disoccupati, disabili o extracomunitari soggiornanti in Italia. Diversamente dai tirocini curriculari, rivolti agli studenti inseriti negli ultimi anni dei percorsi universitari e valevoli un certo numero di crediti formativi, necessari al conseguimento del diploma di laurea, i tirocini extracurriculari si rivolgono a persone che hanno completato il percorso di studi. Lo strumento è normato a livello regionale, lasciando a ciascun ente l’autonomia di definire i diversi aspetti. Sempre nell’ambito di linee guida comuni volte a stabilire standard minimi ed evitare utilizzi impropri. |