Welfare e fringe benefit trattengono i talenti

Osservatorio Welfare 2023 di Edenred Italia: aumentano disponibilità e consumo, a testimonianza della crescente rilevanza di questo strumento nella società italiana

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Osservatorio Edenred su welfare e fringe benefit

Edenred Italia presenta i dati dell’Osservatorio Welfare 2023: si conferma il ruolo chiave dei fringe benefit nella soddisfazione lavorativa delle persone.

Aumento della disponibilità media di spesa e del consumo effettivo in welfare aziendale. Le tendenze del 2023 confermano il valore dello strumento come leva di ingaggio e di soddisfazione dei lavoratori. Crescita esponenziale anche dei fringe benefit, che occupano il primo posto tra le voci di spesa dei flexible benefit, seguiti dall’area ricreativa e dall’istruzione. Ampi margini di sviluppo per il welfare sociale, che evidenziano le ulteriori potenzialità.

Ecco il quadro generale del Rapporto sullo stato del welfare aziendale 2023 in Italia a cura dell’Osservatorio Welfare di Edenred Italia, che quest’anno si arricchisce di un’indagine sul sentiment dei lavoratori curato da BVA Doxa. L’indagine, che si articola dunque su due rilevazioni, è stata condotta su un campione di 4mila aziende e 670mila dipendenti e sul campione demoscopico BVA Doxa.

Fringe benefit e altre categorie di spesa

La disponibilità di spesa welfare media dei dipendenti per il 2022 si attesta a 940 euro. Segnando una crescita del 10,6% rispetto ai valori del 2021 e superando il livello di inflazione media annua del 2022 pari all’8,1%. Anche l’effettivo consumo del credito welfare cresce negli ultimi 3 anni fino al dato del 70% del 2022.

Le tre principali voci di spesa sono rappresentate da:

  • fringe benefit con il 38,6%, valore triplicato rispetto al 2017;
  • area ricreativa con il 22,3%;
  • istruzione con il 17,9%.

La spesa in fringe benefit è prevalente nelle fasce di età più giovani. Raggiunge il 60% tra gli under 30 e scende al 32% tra gli over 60, dove assume un certo rilievo la spesa in previdenza complementare.

Fringe benefit e welfare aziendale: consumi 2022
Osservatorio Welfare di Edenred Italia: consumi nel 2022

Lavoratori sempre più soddisfatti

Seconda rilevazione, quella legata al sentiment dei lavoratori. Il 76% delle persone che lavorano in aziende che prevedono piani di welfare si dichiara appagato della propria condizione. La percentuale di soddisfazione scende al 57% tra coloro che lavorano in aziende senza piani strutturati. Il 75% del campione, inoltre, propende per la scelta di un’offerta di lavoro da parte di un’azienda che presenta dei piani di welfare strutturati. L’engage­ment complessivo risulta direttamente influenzato dalla presenza o meno di un piano di welfare aziendale.

Al welfare aziendale, inoltre, è attribuita una significativa rilevanza quale strumento di promozione delle pari opportunità. Per il 71% del campione favorisce la natalità, per il 68% diffonde una cultura aziendale più attenta alla parità di genere. Stessa situazione anche rispetto alla sostenibilità ambientale. Nelle realtà in cui esiste un piano di welfare, i dipendenti sottolineano un maggior impegno dell’azienda in termini di riduzione dell’impatto ambientale e di cultura della sostenibilità. Lo dice il 75% dei dipendenti: il dato diminuisce al 47% per coloro che non hanno un piano welfare. Inoltre, il 64% dei rispondenti considera il welfare aziendale una vera e propria forma di sostegno al reddito delle famiglie. Oltre al supporto concreto alle spese quotidiane delle persone.

Welfare con la tecnologia

L’82% dei dipendenti crede che la tecnologia renda facile, veloce e immediato l’accesso ai servizi di welfare. In questo caso le differenze percentuali tra i dipendenti che beneficiano o meno di piani di welfare sono minime. Segno che il valore del digitale è percepito in modo trasversale. Il 38% dei dipendenti afferma, inoltre, che nella sua azienda sono presenti strumenti digitali per l’accesso ai sevizi di benefit. Tale percentuale aumenta tra i dipendenti beneficiari di piani di welfare, il 63%, e scende drasticamente tra coloro che non li hanno, 11%.

“In questo scenario, il welfare aziendale evidenzia il suo valore sociale e il suo ruolo centrale nel promuovere il benessere a supporto delle persone e delle famiglie. Confermandosi come strumento in grado di promuovere l’empowerment femminile e valorizzare le nuove generazioni. Favorendo anche comportamenti inclusivi e rispettosi sia di una reale parità di diritti rispetto alla condizione di genere, etnia e culturale e sia della tutela ambientale. Questi aspetti ci guidano nella comprensione del quadro generale dell’indagine e ci spingono ad immaginare una nuova evoluzione del welfare”, spiega Paola Blundo, Direttore Corporate Welfare di Edenred Italia.

 

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