Learning on the job: l’esempio dei Farm di Parma

Nati con lo scopo di sviluppare una didattica avanzata, in sinergia con le imprese locali, i Farm della provincia parmense sono spazi di apprendimento che rappresentano un esempio virtuoso di collaborazione tra soggetti diversi per valorizzare il territorio e i suoi giovani

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farm di parma: progetto Fondirigenti learning on the job

di Giorgia Andrei |

Sono stati presentati a inizio anno i risultati del progetto di ricerca “Farm – l’esperienza di un’identità territoriale”, iniziativa finanziata da Fondirigenti.

“Il Farm è un dispositivo sociale innovativo, in cui famiglie scuole e imprese fanno un patto per una formazione dei giovani che sia più vicina alle reali richieste avanzate dalle imprese in termini di capacità e comportamenti”, spiega Paolo Bruttini, founder di Forma del Tempo. La spinta è arrivata dalla cosiddetta “Buona Scuola”, legge del 2015 che ha dato alle istituzioni scolastiche l’opportunità di dotarsi di Laboratori Territoriali per l’Occupabilità per orientare la didattica e la formazione ai settori strategici del Made in Italy.

La ricerca aveva lo scopo di ricostruire e modellizzare le esperienze dei Farm del territorio parmense: Innovation Farm, Food Farm 4.0, Logistics Transport Farm e Distretto del Prosciutto di Parma Academy. Dice ancora Bruttini: “Il nostro compito è stato indagare quali siano state le condizioni che hanno reso possibili i risultati eccezionali in termini di collaborazione tra soggetti diversi ai fini di un’educazione di qualità dei giovani. Nonché esplorare le future potenzialità dei Farm anche per il sistema delle imprese e per le figure manageriali. Da un lato la riflessione può condurre all’ottimizzazione dei processi in corso, dall’altro creare le condizioni per la trasferibilità dell’esperienza in altri contesti territoriali”.

Farm di Parma come modelli da replicare

I Farm sono nati da un’ampia e positiva collaborazione tra scuole, imprese, società di formazione, agenzie per il lavoro, associazioni imprenditoriali e pubblica amministrazione. Da un lato, le scuole hanno operato per far evolvere i programmi didattici nella direzione auspicata dalle imprese. Dall’altro, le imprese hanno collaborato per il ridisegno della didattica formando i docenti e prestando i propri tecnici.

Grazie a finanziamenti pubblici e privati sono state create strutture dedicate con strumenti e software identici a quelli usati in azienda. Nel caso di Food Farm 4.0, è nata addirittura una fabbrica in miniatura in cui i giovani possono sperimentarsi nella produzione di conserve, prodotti caseari e bakery. I prodotti ottenuti vengono successivamente commercializzati e gli utili sono impiegati nella scuola, oppure con finalità benefiche.

Formazione, mindset e valore del territorio

Il Farm trasferisce come mindset il valore del territorio. L’idea che l’impresa appartiene a una comunità che va riconosciuta, rispettata e alimentata. Tutto ciò avviene, in gran parte, in un contesto non competitivo e non giudicante, ma supportivo per la crescita individuale.

“I Farm si reggono sul collante della fiducia. Esistono e si sviluppano perché vi è fiducia negli altri soggetti del territorio, perché si riconosce un tessuto di valori comuni, perché si sa che facendo un investimento questo produrrà un ritorno nel medio e lungo periodo. Qualunque processo di esportazione della metodologia del Farm è possibile se vi è una cultura territoriale orientata alla fiducia e al sostegno reciproco”, continua Bruttini. I risultati della ricerca saranno raccolti e resi disponibili attraverso un e-book che offrirà la modellizzazione dei quattro Farm oggetto dell’indagine e un modello di Farm finalizzato alla replicabilità.

Ovvero una raccolta di linee guida utili per riproporre la peculiare esperienza dei Farm di Parma anche in altri ambiti territoriali ed economico-produttivi.

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