Congedo parentale inclusivo: la scelta di Shell

Dal 1 gennaio l'azienda offre un minimo di otto settimane di congedo parentale retribuito a tutti i neo-genitori non partorienti, indipendentemente dal sesso, dall'identità di genere e dallo stato civile

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Congedo parentale Shell

Shell annuncia un approccio più inclusivo al congedo parentale per i suoi dipendenti nel mondo.

L’azienda offre un minimo di otto settimane di congedo parentale retribuito a tutti i neo-genitori non partorienti, indipendentemente da sesso, identità di genere e stato civile. Ne beneficiano quindi i neo-papà o le neo-mamme, oltre che i genitori che accolgono un bambino tramite maternità surrogata o adozione.

Novità nel congedo parentale

Questa nuova disposizione integra l’attuale programma di congedo di maternità retribuito di Shell. Una soluzione concreta per permettere a tutte le persone che lo desiderano di dedicare più tempo alla cura di sé stessi e della famiglia. L’obiettivo è sempre quello di favorire il coinvolgimento di tutti i neogenitori nel seguire più da vicino la crescita dei propri figli nei primi mesi di vita. Promuovendo una più equa distribuzione dei carichi e dei ruoli e favorendo così anche le lavoratrici madri. Si tratta dunque di una tappa fondamentale per rendere ancora più inclusivo il posto di lavoro, attraendo anche i migliori talenti.

“Vogliamo che ciascuno in Shell si senta pienamente supportato nel ruolo di genitore – spiega Marco Marsili, Vice President Shell Italia E&P e Country Chair Shell in Italia -. Il tema del ‘people care’ è da sempre un nostro valore portante e questa ultima iniziativa si inserisce all’interno di un più ampio ventaglio di opportunità rivolte ai nostri dipendenti”.

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