Cosa farà l’Accademia della Gentilezza

L’associazione si impegnerà nella promozione della gentilezza con offerte formative, prassi di validazione e certificazione dei corsi, incontri e convegni sul tema

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Accademia della gentilezza

L’Accademia della Gentilezza, nata ufficialmente lo scorso febbraio, si evolve in associazione senza scopo di lucro.

Così un’alleanza con una comunità di intenti si è trasformata in un vero e proprio ente volto a promuovere la gentilezza nel sistema Paese. Al fine di creare un contesto fondamentale per un equilibrato e sostenibile modello di sviluppo delle persone, della cultura e della economia.

Perché una Accademia della gentilezza

Il Presidente Guido Stratta spiega: “Siamo partiti con un gruppo di persone e di Società che avevano una solida comunità di intenti nella volontà di promuovere la gentilezza. Abbiamo già fatto molto, ma per operare in modo efficace nella diffusione di questa cultura nel sistema Paese è ora necessario fondare una realtà istituzionale riconoscibile. Su cui convergerà la responsabilità di organizzare, promuovere e gestire tutte le attività legate a questo scopo fondante.”

Al fianco dei primi promotori Bianca Straniero Sergio, psicoterapeuta familiare e psicologa analista, socio ordinario dell’AIPA e membro IAAP, e Guido Stratta, attualmente Direttore del Personale e Organizzazione del Gruppo Enel, coautori del libro “Rievoluzione. Il potere della leadership gentile”, si è raccolto così un pool di imprenditori, coach, manager che ha elaborato un piano di attività con l’obiettivo di diffondere la cultura della gentilezza. Fra i soci fondatori anche società come Piazza Copernico, Istituto Piepoli, Bloom e Life Skills, oltre a 18 persone fisiche, coach e professionisti di vari settori.

In particolare, l’associazione si impegnerà nella promozione e gestione di attività di comunicazione in favore della gentilezza. Ma anche nella redazione di offerte formative come corsi on-line, libri, progettazione di corsi in modalità sincrona con interventi di coaching e/o ambassador della gentilezza. Così come nell’avvio e nello sviluppo di prassi di validazione di questi corsi, per poi procedere alla certificazione degli stessi, secondo le direttive emanate dalla Comunità Europea. Infine, nella promozione e organizzazione di conferenze e convegni sul tema.

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