L’Information Technology fa lavorare bene

Secondo il report Workday Peakon Employee Voice, i lavoratori dell’Information Tecnology sono i più soddisfatti, seguiti da servizi commerciali e professionali. In coda i settori energia, trasporti e governo, mentre crollano healthcare e farmaceutica

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Information technology: dipendenti più soddisfatti

L’Information Technology è il settore produttivo dove i lavoratori sono più soddisfatti.

A dirlo il rapporto Workday Peakon Employee Voice che ha coinvolto quasi 2,5 milioni di lavoratori di oltre 1.500 aziende in tutto il mondo. Secondo lo studio, dedicato in particolare a 17 settori produttivi, dopo due anni complicati le imprese stanno sempre di più ascoltando i bisogni dei propri dipendenti. Dal trattenere i talenti utilizzando l’analisi del sentiment dei dipendenti, fino alla riduzione del rischio di burnout cercando di avere un confronto diretto e immediato con il lavoratore. Queste sono le aree di intervento prioritarie secondo i dati del report.

Information Technology in testa

Per tutto il 2021 i settori software e Information Technology hanno continuato a consolidare le posizioni ai vertici, classificandosi al primo e al secondo posto per il coinvolgimento complessivo dei dipendenti. Questa performance si spiega con il fatto che le organizzazioni promuovono da tempo modalità di lavoro da remoto. Ma gli indicatori non riguardano solo le modalità di lavoro. I dipendenti IT risultano i più soddisfatti anche in termini di realizzazione personale, adozione della strategia di business da parte dell’azienda e definizione degli obiettivi.

Altri settori che hanno ottenuto buoni risultati riguardano i servizi commerciali, seguiti dai servizi professionali e i servizi finanziari. Il contesto pandemico ha messo invece a dura prova farmaceutico, healthcare e trasporti. Qui la maggior parte dei lavoratori ha dovuto continuare a recarsi fisicamente sul posto di lavoro, avendo meno accesso allo smart working. Questo ha influito negativamente sugli indicatori del carico di lavoro, della strategia aziendale e della crescita professionale.

Esperienze di lavoro flessibile

Sempre secondo lo studio, il punteggio medio in termini di luogo e ambiente di lavoro è aumentato. Ciò dipende molto delle organizzazioni capaci di estendere i modelli di lavoro flessibili e di avviare misure aggiuntive per la salute dei dipendenti. Altri settori che sono riusciti a garantire buoni livelli di soddisfazione con nuove modalità di lavoro e una maggiore attenzione al riconoscimento sono finanza, beni strumentali (aerospaziale, difesa, costruzioni e ingegneria) e servizi commerciali. Per molte organizzazioni si è presentata una sfida: capire in che modo offrire ai propri collaboratori una maggiore flessibilità. Proprio la flessibilità risulterà un aspetto chiave per trattenere professionisti e talenti.

Salute e benessere dei dipendenti

Un altro cambiamento globale è il calo dei punteggi di soddisfazione riguardanti il carico di lavoro. Questo indice misura se i dipendenti percepiscono la quantità di lavoro di cui sono responsabili come ragionevole o come fonte di eccessivo stress, fino ad arrivare al rischio burnout. Alcuni settori, come quello sanitario, dell’istruzione e del no profit, devono affrontare la sfida di bilanciare l’impegno chiesto ai dipendenti con la salute e il benessere generale. I dipendenti di questi settori si posizionano in cima alla classifica per quanto riguarda responsabilità e valore del proprio impiego, ma in fondo per fattori come carico di lavoro e ambiente lavorativo.

A partire da quest’anno molte imprese si stanno concentrando sulla riduzione dei livelli di burnout. Creando parallelamente le condizioni per livelli sostenibili di performance dei dipendenti nel lungo periodo. Ciascun settore presenta poi delle specifiche aree di miglioramento nel coinvolgimento dei dipendenti, risultato che si può raggiungere solo con un attento ascolto dei bisogni dei lavoratori e un allineamento tra dipendenti e management.

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