Il personale? Se lo conosci, lo gestisci

Una startup pugliese ha messo a punto una piattaforma di gestione del personale people based che, con la relativa applicazione, consente non solo di digitalizzare i processi aziendali attraverso sistemi di social collaboration e people analytics, ma anche di approfondire la conoscenza delle singole persone e creare percorsi di crescita professionale.

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HrCoffee per la gestione data driven delle HR

di Giorgia Andrei |

Hrcoffee è una startup barese con sede a Molfetta nata con la mission di coinvolgere le persone attraverso limpiego della tecnologia.

La società si occupa di consulenza strategica in ambito Risorse Umane per piccole e medie imprese, grandi aziende e Pubblica Amministrazione ed è stata fondata da Davide De Palma e Maria Cesaria Giordano nel 2018. Anno che l’ha vista arrivare fra le quattro finaliste alla World Open Innovation Conference promossa dall’Università di Berkley.

Come dice Davide De Palma, la tecnologia “è una componente imprescindibile anche per il comparto Risorse Umane e va intesa come il ‘mezzo’ per raggiungere i dipendenti in egual modo e attivare processi di democratizzazione delle informazioni”. Nell’ottica di Hrcoffee, quindi, la tecnologia “non può prescindere dal mettere al centro le persone, per farle sentire parte di un progetto comune diffondendo in questo modo valori e una nuova cultura improntata sulla responsabilità e sull’ascolto”. Basandosi su questi principi, sono nate la piattaforma e l’applicazione omonime della startup pugliese, che danno l’opportunità di digitalizzare i processi aziendali attraverso sistemi innovativi di social collaboration e people analytics. Partendo dalle persone che vivono l’azienda, la piattaforma le pone in connessione e permette loro di interagire. Questo genera una serie di informazioni e report che la funzione Risorse Umane troverà indispensabili per approfondire la conoscenza dei singoli e per creare percorsi di crescita professionale mirati.

La socialità come KPI

Il comparto delle Risorse Umane, in questo momento storico, riveste un ruolo fondamentale nel cambiamento della gestione delle persone. Nell’era della modalità di lavoro ibrido, le aziende devono infatti saper creare un digital workplace in linea con la propria strategia aziendale, che abbia però al centro il lavoratore. Secondo Hrcoffee, in un ambiente digitale di questo genere i KPI a cui ogni azienda deve prestare attenzione riguardano i processi di socialità delle persone.

Sarà sempre più necessario conoscere e analizzare le mappe relazionali e personali, ossia i legami e i nodi di conoscenza che si creano, e misurare quanto una persona è in linea con i valori aziendali. “Gli analytics legati alle mappature di competenze e dei processi di conoscenza divengono strategici nell’epoca dello sviluppo organizzativo ibrido”, spiega Davide De Palma. “Bisogna sempre ricordarsi che non tutto va misurato e ciò che viene misurato va correlato con i processi della people strategy. Strategici quindi divengono i bisogni di sviluppo organizzativo, perché gli analytics sono estratti proprio da questa analisi. Chiaramente tutto questo oggi è possibile perché l’utilizzo di sistemi semiautomatici di intelligenza artificiale permettono di correlare dati provenienti da informazioni multiple”.

Dati e persone: per HrCoffee una ricchezza unica

Un’organizzazione che adotta un approccio people based e data driven sviluppa una propria identità organizzativa e attiva processi innovativi culturali che si tramutano nel cosiddetto open continuum, ossia in un modello d’innovazione continuo. “Oggi si parla con più facilità di open innovation, ma dovremmo occuparci sempre di più dei processi di open continuum. Il nostro approccio modifica proprio le logiche di lavoro e di ingaggio delle persone: la people strategy, infatti, coniuga le esigenze reali della popolazione aziendale con gli obiettivi strategici dell’azienda”, dice ancora De Palma.

Hrcoffeee non manca però di mettere in guardia dal rischio di perdere la componente umana nella gestione delle persone. Non si dimentichi che la tecnologia rappresenta uno strumento a disposizione delle Risorse Umane per comprendere l’organizzazione in modo più veloce. Grazie ad essa, infatti, l’elaborazione della mole dei dati diventa più rapida. Ma la capacità di analisi e interpretazione dei dati resta affidata alle persone. La componente umana è strategica e fondamentale. “Processi di sviluppo organizzativo che usino l’Intelligenza Artificiale partono sempre dal presupposto che la funzione Risorse Umane sia curiosa di sviluppare nuovi processi e al tempo stesso conosca bene la propria organizzazione”.

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