Migliorare la employee experience in 4 mosse

Suggerimenti su come utilizzare la tecnologia nelle HR e garantire ai dipendenti esperienze sempre più personalizzate

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Emplyee experience: il ruolo della tecnologia e come usarla

Cosa possono fare i responsabili HR per migliorare la employee experience in azienda e rendere più efficaci gli sforzi per trattenere i talenti?

Il tema è attuale: un recente studio McKinsey rileva che il 40% dei lavoratori nel mondo è intenzionato a cambiare lavoro nei prossimi mesi. E questo trend si conferma anche in Italia. Secondo il Ministero del Lavoro, tra aprile e novembre 2021 le dimissioni volontarie sono aumentate del 23,2% rispetto al medesimo periodo del 2019. Di fronte a questi numeri, è chiaro che benefit e stipendi non sono più sufficienti a garantire la fedeltà dei dipendenti. Le aziende devono, piuttosto, puntare sul loro coinvolgimento e la loro connessione con l’organizzazione.

Employee experience personalizzata

Secondo CoachHub la risposta arriva dalla tecnologia. Quasi tutti gli aspetti della vita quotidiana sono ormai interessati dalla tecnologia digitale. Per questo le aziende devono trovare nuovi modi per interagire con personale “digitalmente evoluto”. E fare leva sulla tecnologia per realizzare una necessità ormai imprescindibile: la personalizzazione.

Gli esperti hanno così individuato alcune strategie che le HR possono mettere in atto per rendere la employee experience sempre più personalizzata grazie al supporto della tecnologia.

1 | Personalizzare il processo di acquisizione dei talenti

Un buon applicant tracking system (ATS) può aiutare i team dedicati all’acquisizione dei talenti ad automatizzare il processo di selezione, a individuare i candidati con competenze specialistiche e a eliminare quelli non qualificati in modo rapido ed efficace. Grazie a questi strumenti è, inoltre, possibile automatizzare e personalizzare i processi e rendere più efficienti le attività HR utilizzando le chatbot. Basate sull’intelligenza artificiale, queste operano come assistenti virtuali, interpretando le conversazioni e restituendo le corrette risposte al candidato con messaggi personalizzati grazie all’uso dei dati esistenti, del machine learning e dell’elaborazione in linguaggio naturale.

2 | Promuovere formazione e sviluppo

Negli ultimi anni, molte aziende hanno attivato programmi di coaching. In particolare, gli strumenti di digital coaching usano l’intelligenza artificiale per aiutare i dipendenti ad affiancarsi al coach più indicato in base alla propria personalità. Coach e coachee iniziano un percorso personalizzato, definendo gli obiettivi da raggiungere nel tempo. Dopo la valutazione dei punti di forza e delle aree di miglioramento, il coach crea un piano strategico di formazione e sviluppo. I progressi vengono misurati in base a obiettivi intermedi e finali predefiniti. Ciò aumenta la responsabilizzazione, il coinvolgimento e le performance di ciascun dipendente.

3 | Rendere unica la comunicazione

Lo smart working è diventato uno standard piuttosto diffuso: la maggior parte delle aziende opera su modelli ibridi o completamente da remoto. Da un lato il lavoro a distanza porta vantaggi per i dipendenti e per i datori di lavoro, dall’altro non mancano le sfide. Tra le principali, la creazione di un flusso di comunicazione chiara e senza intoppi. Per migliorare il livello di engagement dei dipendenti le aziende devono necessariamente ripensare il modo in cui comunicano. Un esempio può essere sfruttare gli strumenti offerti dai sistemi di gestione dei benefit per targettizzare la comunicazione. Questi tool consentono, infatti, di elaborare messaggi ad hoc per i vari team e dipartimenti, in base all’anzianità di servizio o mirati solo a chi ha diritto a benefit particolari.

4 | Creare il giusto equilibrio

Con il passaggio al lavoro virtuale, molti lavoratori hanno perso parte del loro senso di connessione con l’azienda. Coach, manager e leader devono perciò creare situazioni che facilitino una ri-connessione tanto all’organizzazione quanto tra gli stessi membri dei loro team. Qui, però la tecnologia può essere solo un abilitatore del coinvolgimento dei dipendenti, non l’obiettivo finale. Un tocco personale e di “connessione umana”, come ad esempio un ringraziamento scritto a mano, può servire a motivare il dipendente e farlo sentire apprezzato.

Le aziende che sapranno usare la tecnologia per offrire esperienze personalizzate, che favoriscano la collaborazione e la creazione di sani rapporti di lavoro, saranno in grado di formare, motivare e trattenere i talenti.

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