Il futuro del capitale umano si chiama Great Re-evaluation

La pandemia ha cambiato il modo in cui le persone si relazionano al lavoro, probabilmente per sempre: il come ce lo racconta l'ultimo studio di Personio

0
109
Great re-evaluation: la nuova sfida delle risorse umane

Dalla Great Resignation alla Great Re-evaluation. La sfida, per i decisori HR, è ristabilire il legame con i dipendenti.

Lo dicono i dati dell’HR Study 2022 di Personio, frutto di un programma di ricerca che monitora costantemente l’evolversi delle risorse umane. La nuova edizione dello studio ha coinvolto lo scorso febbraio un campione di 5.000 dipendenti e di 1.205 decisori HR delle pmi di tutta Europa. Tra questi 500 dipendenti e 120 decisori HR italiani.

Le grandi dimissioni continuano

Il tema principale nel mondo del lavoro 2021 è stata la Great Resignation. Nel corso degli ultimi due anni, molte persone hanno rivisto le priorità e si sono focalizzate su quello che era per loro più importante. Questo ha portato a richieste di modalità di lavoro più flessibili e di un maggiore equilibrio tra lavoro e vita privata.

Questo atteggiamento non si è ancora esaurito. Lo studio di Personio 2022 suggerisce che il 46% dei dipendenti delle pmi in tutta Europa ha in programma di cercare un nuovo lavoro nei prossimi 12 mesi. Percentuale che vale anche per il mercato italiano.

I principali motivi

I motivi principali per cui le persone tendono a lasciare il lavoro riguardano la sfera personale, in particolare quella dell’autostima. Il 32% dei rispondenti se ne va a causa di un ambiente troppo stressante, il 31% perché non ritiene di essere giustamente apprezzato o anche solo di non avere sufficienti momenti di feedback costruttivi con i superiori. Il 30% invece vede poche opportunità di avanzamento di carriera in relazione ai risultati conseguiti, alle competenze sviluppate e all’esperienza maturata.

Soprattutto, non è solo l’incentivo economico che le può convincere a rimanere. In Italia il 40% degli intervistati cita come possibili motivazioni a non lasciare il lavoro un relativo miglioramento del work-life balance, il 39% benefit più interessanti e il 22% opportunità di formazione e sviluppo. Tanto più in un contesto nel quale molti dei lavori del futuro – a breve e a medio termine – saranno parecchio diversi da quelli attuali. Pertanto, le aziende hanno l’opportunità di affrontare il tema della Great Re-evaluation in maniera strategica. Introducendo nel mix di pratiche gestionali elementi fino a oggi solo parzialmente utilizzati.

Quali sfide per il mondo HR

In un momento in cui sembra che i talenti non siano mai stati così difficili da assumere o da trattenere, la funzione delle risorse umane ha un ruolo vitale. Il 59% dei decisori HR dichiara però di non avere abbastanza tempo per gestire lo sviluppo delle persone in modo efficace. Un altro 55% sostiene che dedicare tempo all’amministrazione del personale gli impedisce di focalizzarsi su attività strategiche.

“Mentre le aziende in tutta Europa sono alla ricerca di competenze – commenta Ross Seychell, Chief People Officer di Personio -, i risultati dello studio evidenziano quanto sia importante ristabilire un legame con i dipendenti e riconoscere le difficoltà che hanno affrontato negli ultimi anni. Le aziende che implementeranno una strategia globale HR in grado di soddisfare le esigenze del proprio personale, avranno migliori strumenti per affrontare le insoddisfazioni del personale e per evitare, nel peggiore dei casi, un esodo di talenti.”


Ti potrebbe interessare anche:

Pmi e gestione HR: è ora di automatizzare

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here