Fincantieri punta sul welfare con asili nido in ogni sede

Secondo l'accordo raggiunto con il Governo e i sindacati, ogni sede e cantiere di Fincantieri avrò un asilo nido per i figli dei dipendenti

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Fincantieri apre asili nido aziendali in ogni sede

Passi avanti nel walfare aziendale di Fincantieri: un nuovo accordo prevede la realizzazione di un asilo nido in ogni cantiere e sito produttivo del gruppo.

L’intesa del 17 gennaio 2022 porta la firma dal ministro delle Pari Opportunità e della Famiglia Elena Bonetti, dell’amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono e dei segretari generali di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm, Roberto Benaglia, Francesca Re David, Rocco Palombella.

Cosa dice l’accordo tra Fincantieri, ministero e sindacati

A partire dalle sedi di Trieste, Monfalcone e Porto Marghera, per poi arrivare a tutti gli altri siti del gruppo cantieristico navale, si prevede la costituzione di servizi di asilo nido presso le sedi aziendali. Laddove la domanda fosse molto elevata, si avvierà un sistema di convenzioni con le strutture del territorio.

Il costo del servizio sarà a carico di Fincantieri, fatta salva una retta mensile differenziata secondo fasce Isee. Per le famiglie che dovessero restare escluse dalla graduatoria di ammissione, Fincantieri valuterà sostegni alternativi. Invece, in caso di domande inferiori alle disponibilità, gli asili nido verranno aperti alle comunità locali e in particolar modo dai figli dei dipendenti delle aziende dell’indotto.

Una mossa importante

L’accordo va nella direzione del sostegno completo e strutturale alle famiglie dei lavoratori. Primo, la possibilità di usufruire di asili nido presso le sedi aziendali consente di conciliare meglio vita privata e sfera professionale. Inoltre, si riduce nettamente il peso economico dell’accesso a questa categoria di servizi.

Non meno importante, la parità di genere, come confermato dall’ad di Fincantieri Giuseppe Bono. Grazie a questo accordo daremo alle lavoratrici pari opportunità dei colleghi maschi e alla madre la possibilità di essere vicina ai propri figli anche mentre è al lavoro. Un contributo magari modesto, ma ci auguriamo significativo, poiché l’Italia ha assoluto bisogno di bambini e la nostra iniziativa vuole concorrere a risolvere in maniera tangibile e innovativa il problema della scarsa natalità”.

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