La parità è d’obbligo per le donne lavoratrici

Great Place to Work Italia ha stilato la classifica delle 20 aziende in cui le donne sono più felici di lavorare. Serenità sul posto di lavoro, migliore work-life balances, benefit e riconoscimenti sono solo alcuni dei punti di forza delle aziende classificate.

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parità di genere

di Cleopatra Gatti |

Equità, fiducia, rispetto, orgoglio e credibilità: queste sono le qualità che rendono un’azienda il luogo ideale per ogni collaboratrice. Great Place to Work® ha stilato, per il 5° anno consecutivo, la classifica dei Best Workplaces™ for Women. Grazie al questionario condotto su oltre 13.400 lavoratrici del Bel Paese, Great Place to Work ha individuato le 20 aziende per cui le donne sono più felici di lavorare in Italia.

Sebach, specializzata in servizi di noleggio di bagni mobili, si posiziona al primo posto. Seguono Biogen Italia, impresa di biotecnologie e prodotti farmaceutici che scala dalla quinta alla seconda posizione rispetto a un anno fa, e American Express, servizi finanziari e assicurazioni, che completa il podio. Aziende virtuose, in cui la presenza femminile è rilevante e superiore alla media nazionale: il 52% della popolazione è composta da donne e il 44% del top management è femminile. Delle 20 imprese elencate in graduatoria, ben 5, ovvero il 25% del totale, hanno un Ceo/Direttore Generale donna e due aziende guidate da una leader occupano i primi posti della classifica. E non è finita qui, le stesse organizzazioni si distinguono anche per la soddisfazione delle donne, in molti casi superiore anche al dato dei colleghi uomini: il 93% di loro, infatti, dichiara di lavorare in un great place to work, un dato che è sopra la media italiana di ben 50 punti e che supera di due punti il dato dello scorso anno.

L’importanza del Parity Index

Un ulteriore punto d’incontro fra le aziende classificate è il Parity Index, ossia un indice che raggruppa alcune tematiche come l’equità nelle promozioni e nella retribuzione, il profit sharing, la flessibilità e l’assenza di discriminazioni legate proprio al genere. Negli ultimi cinque anni, il dato è cresciuto di ben 9 punti, mentre l’Equità registra un incremento di 8 punti e, allo stesso tempo, anche il parere positivo dell’87% delle donne delle aziende premiate. Si tratta di un dato di 46 punti superiore alla media italiana e 2 punti sopra il dato del 2020. Nello specifico, le collaboratrici hanno visto migliorare la meritocrazia in azienda: la percezione relativa all’assenza di manovre di corridoio per raggiungere i propri obiettivi è migliorata di 16 punti e quella relativa all’assenza di favoritismi di 14.

Le 20 aziende premiate hanno, in media, un Parity Index dell’83% contro un 38% della media italiana. Entrando nel dettaglio, l’84% delle donne delle organizzazioni classificate dichiara di avere benefit particolari (+69 punti rispetto alla media) e il 76% pensa che ognuno possa ottenere un riconoscimento speciale per il proprio lavoro (+65 punti). E ancora, si registra nell’86% dei casi una maggiore serenità sul posto di lavoro con un aumento di 62 punti rispetto alla media nazionale. Allo stesso tempo, l’84% delle dipendenti dichiara di avere un miglior work-life balance (in questo caso l’incremento è di 56 punti). Infine, il 94% delle donne di queste aziende ritiene che le nuove modalità di lavoro consentano di svolgere efficacemente tutte le attività lavorative.

Classifica

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