L’impegno di Seltis Hub a promuovere la diversità nelle aziende

Seltis Hub cresce e accoglie nella sua galassia Jobmetoo, prima piattaforma digitale dedicata al recruiting delle persone con disabilità e appartenenti alle categorie protette.

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La neonata società HR di Openjobmetis amplia le proprie competenze con l’ingresso di una nuova Business Line, potenziando il proprio focus sui temi di Diversity&Inclusion.

Seltis Hub, società controllata di Openjobmetis, prima e unica Agenzia per il Lavoro quotata in Borsa Italiana, amplia le proprie competenze di selezione multi-settoriale e annuncia l’ingresso nella sua “galassia” di Jobmetoo, la piattaforma digitale dedicata alla ricerca e al recruiting di personale con disabilità e appartenente alle categorie protette.

Da oggi Seltis Hub, il nuovo centro di esperienze, competenze e opportunità nell’ambito delle risorse umane, si presenta al mercato come interlocutore unico con quattro aree dedicate e declinate in singole expertise: oltre alla già citata Jobmetoo, fanno parte di Seltis Hub anche Seltis, business line specializzata nella ricerca e selezione del personale di middle e top management, Meritocracy, piattaforma digitale per la talent acquisition di tutti quei profili tech e digital sempre più attrattivi per le aziende coinvolte nella digital transformation, e UNA Forza Vendite, dedicata alla ricerca e selezione di figure commerciali e allo sviluppo di reti di vendita.

Uno sviluppo in continua crescita

Nata nel 2013 come startup con il nome di Jobdisabili, nel 2014 grazie alla fiducia di due fondi di venture capital, l’innovativa realtà cresce dando il via a un piano di rafforzamento che nel 2015 consente alla sua piattaforma Jobmetoo di registrare oltre 45.000 candidati, confermandosi così il primo portale in Italia a fornire un servizio di recruiting online dedicato alle persone con disabilità e appartenenti alle categorie protette.

Nel 2020 Jobmetoo entra a fra parte di Openjobmetis e, fedele a un piano di crescita aziendale, oggi si incorpora in Seltis Hub. Ad oggi sono più di 2100 le aziende che si rivolgono a Jobmetoo e circa 2500 le nuove candidature che ogni mese vengono pubblicate sulla piattaforma, per un totale di oltre 137.000 risorse presenti nel database di Jobmetoo.

In media, vengono registrati più di 80.000 accessi mensili alla piattaforma digitale che seleziona e raccoglie le offerte di lavoro e le richieste di impiego di persone disabili, favorendone l’inserimento lavorativo.

Daniele Regolo, Founder di Jobmetoo e oggi Brand Ambassador D&I in Seltis Hub ha così commentato: “Mi suscita molte emozioni ripensare alla strada percorsa con Jobmetoo, dalla versione ‘beta’ – siamo nel 2013 – al 2020 con l’ingresso in Openjobmetis fino a oggi, un nuovo inizio, quello che sancisce l’ingresso in Seltis Hub. Continueremo come Business Line nell’erogazione di un servizio attento sia alle esigenze dei candidati con disabilità che alle aziende e con il nostro impegno di portare un cambiamento culturale, in linea con quanto definito dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone più fragili: la disabilità è una condizione che può essere facilitata o ostacolata da determinati contesti, fisici, ambientali, culturali. Il nostro obiettivo non cambia: vogliamo porre solide basi per lo sviluppo di un mercato del lavoro sempre ‘open’ e inclusivo”.

Il processo di integrazione di Jobmetoo si inserisce in un piano di crescita di Seltis Hub per garantire alle aziende una risposta efficace e integrata alle loro sempre più complesse esigenze, siano queste PMI o multinazionali, e alle aspettative dei candidati, in un momento storico in cui il mercato del lavoro è al centro delle politiche di rilancio.

Stando ai recenti dati della Fondazione Consulenti del Lavoro, oggi in Italia gli occupati con disabilità sono 360.000, di cui il 56% al Nord. Il 56% di questo significativo numero di lavoratori è uomo, a fronte di un 41% di donne. Complessivamente la classe di età maggiormente impiegata è 50-59 anni. Dal 2018 ad oggi gli iscritti al collocamento mirato sono aumentati, fino a superare le 900.000 unità, di cui più della metà (532.000 più precisamente) solo al Sud e nelle isole.

Lavorare per le persone

In questo scenario, Seltis Hub si propone come punto di riferimento unico in grado di gestire la domanda di competenze verticali, sia in termini di professionalità che di profili manageriali specifici, contemplando da oggi anche le preziose risorse tutelate dalla ex Legge 68/99.

La collocazione professionale delle persone con disabilità è molto differenziata, a dimostrazione degli enormi passi fatti nell’approccio delle aziende e più in generale nelle politiche lavorative di inclusione: il 36,2% delle categorie protette occupate ricopre un ruolo impiegatizio nel lavoro d’ufficio; il 19,8% si colloca invece ai vertici della piramide professionale, svolgendo una professione intellettuale o dirigenziale (5,3%) o una professione tecnica ad elevata specializzazione (14,5%). Tra le donne il livello di qualificazione professionale risulta ancora più elevato.

“Con questa importante evoluzione della nostra offerta in ambito HR – ha dichiarato Alexis Sottocorno, Direttore Generale di Seltis Hub – portiamo sul mercato le nostre migliori esperienze e le nostre solide competenze distintive con l’ambizione di essere per le aziende un interlocutore innovativo e concreto. Ci impegniamo costantemente nel creare il miglior match tra domanda e offerta per le diverse funzioni aziendali e lo facciamo proponendo un’offerta unica nei settori più dinamici del mercato, dove le nostre piattaforme digitali rappresentano un autentico valore aggiunto. Seguiamo da tempo l’evoluzione della normativa sull’inserimento lavorativo delle persone con disabilità e ci siamo accorti che un numero sempre maggiore di aziende si è approcciato a questo tema individuandone le potenzialità sia in termini di arricchimento del capitale umano, sia in termini di valore competitivo. Sicuramente l’introduzione della chiamata nominativa con il Decreto legislativo 151/2015 ha mosso il mercato, ma è stato determinante anche un cambio di mentalità delle aziende sempre più attente e sensibili alle tematiche diversity&inclusion. Noi – conclude Alexis Sottocornoabbiamo colto questa tendenza e ci proponiamo come ambasciatori di questo cambiamento virtuoso: l’ingresso di Jobmetoo nella nostra orbita va proprio in questa direzione”.


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