Nonno Nanni rafforza il piano di welfare aziendale per i lavoratori

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Nonno Nanni

Nonno Nanni, l’azienda trevigiana leader nella produzione di formaggi freschi, conferma e rafforza ulteriormente l’attenzione e l’impegno nei confronti dei propri collaboratori, con l’obiettivo di migliorare la loro salute e la loro vita lavorativa. 

Dopo l’attivazione, lo scorso anno, del piano di Flexible Benefits che consente al dipendente di accedere ad una piattaforma online per usufruire di diversi servizi dedicati alla persona e alla propria famiglia, ora Nonno Nanni mette in atto nuovi percorsi formativi indirizzati al benessere.

Promuovere un ambiente di lavoro inclusivo

Questo intervento di welfare va nella direzione di promuovere la salute in azienda, a tutto tondo, e di creare un ambiente lavorativo inclusivo, performante e stimolante – spiega Silvia Lazzarin, amministratore di Nonno Nanni. Ogni giorno, oltre 250 persone contribuiscono allo sviluppo economico e sociale della nostra realtà produttiva e tutto questo è possibile grazie alla collaborazione e alla fiducia che ripongono in Nonno Nanni.

I nuovi progetti sono in linea con la recente e sempre più diffusa ottica di promozione della salute nelle aziende, considerando che l’età media della popolazione lavorativa, compresa la nostra, sta crescendo e ha di fronte ancora molti anni di lavoro da svolgere”.

Il progetto formativo, gestito da GymHub, lo Spin-off dell’Università degli Studi di Padova Dipartimento di Medicina DIMED – Unipd.it, è iniziato già ad ottobre 2020 con la prima sessione dedicata al benessere posturale e lo svolgimento di esercizi pratici in azienda.

L’importanza del benessere psico-fisico

L’insorgenza di dolori e patologie muscolo-scheletrici nell’ambiente di lavoro sono fonte di notevole preoccupazione a livello nazionale ed internazionale, per l’entità e per la gravità delle conseguenze che ne possono derivare. Il programma prevede, quindi, un intervento mirato a educare e sensibilizzare l’uso di specifici esercizi fisici di tipo preventivo e compensativo e ridurre la sintomatologia nei lavoratori che già soffrono di patologie muscolo-scheletriche riconducibili alla vita lavorativa, in particolare della colonna lombare, cervicale, dell’arto superiore e dell’articolazione della spalla.

La seconda proposta riguarda l’educazione e la sensibilizzazione dei lavoratori agli effetti benefici di uno stile di vita salutare e di una corretta alimentazione. La motivazione al cambiamento è un processo molto complesso che si crea autonomamente attraverso la consapevolezza e il conseguente miglioramento.

La nostra è una società di persone e il loro benessere viene prima di tutto. Lo status mentale e fisico dei nostri dipendenti ha indubbi effetti sul rendimento, sulle performance individuali e sulla produttività, da qui la volontà di continuare a costruire un piano di welfare aziendale sempre più articolato e rispondente alle aspettative e alle esigenze di chi ci sta a cuore” – conclude Silvia Lazzarin.

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