Lavoro: crisi e licenziamenti nel settore privato, l’allarme da Confsal

“Sono oltre 16 mila i lavoratori del settore privato legato ad aziende e cooperative che con l’internalizzazione avranno conseguenze negative – spiega Mariani –, mentre le assunzioni pubbliche si dovrebbero aggirare intorno agli 11 mila.

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dito che fa crollare una colonna di blocchi di legno

Il futuro occupazionale di chi lavora nel settore privato è molto a rischio: le previsioni allarmanti di Bruno Mariani, segretario generale di Fesica Confsal.

Il settore privato in crisi

“Da oggi sono state internalizzate le pulizie delle scuole e più di 5 mila dipendenti assunti a tempo indeterminato sono in esubero con le procedure di licenziamento già avviate”.

È questo l’allarme lanciato dalla Fesica Confsal con il suo segretario generale Bruno Mariani impegnato da anni nella tutela dei lavoratori del settore privato.

Conseguenze negative per il settore lavorativo privato

“Sono oltre 16 mila i lavoratori del settore privato legato ad aziende e cooperative che con l’internalizzazione avranno conseguenze negative – spiega Mariani –, mentre le assunzioni pubbliche si dovrebbero aggirare intorno agli 11 mila. Siamo convinti che il governo si renda conto che un percorso di stabilizzazione per alcuni non possa prevedere il licenziamento di altri, pertanto l’Esecutivo ha l’obbligo morale figlio di un grande paese come l’Italia, di assumersi la responsabilità di garantire a tutti, anche con soluzioni diverse ma a tutti, un futuro occupazionale. Oggi il settore dell’igiene e della sicurezza, garantito da migliaia di lavoratori dipendenti, rappresenta tra l’altro oltre l’uno  per cento del Pil e sarebbe assurdo, – conclude il Marianifarlo calare anche così. Oltre 32 mila strutture sono a rischio pulizia ed in tempo di coronavirus, l’allarme potrebbe rilevarsi sanitario oltre che occupazionale”.

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