di Laura Reggiani |
Quanto vale il titolo di studio nel mercato del lavoro? Laurearsi conviene? Meglio lāUniversitĆ pubblica o quella privata? Quanto tempo occorre per rientrare dellāinvestimento? Quali atenei scegliere per avere maggiori possibilitĆ di carriera?
Lo āUniversity Reportā dellāOsservatorio JobPricing, realizzato in collaborazione con Spring Professional, risponde a queste domande e fa più chiarezza sul rapporto fra istruzione universitaria e retribuzione.
Neanche a dirlo, lāItalia si posiziona al penultimo posto, subito sopra il Messico, per percentuale di laureati. Il numero di Neet ĆØ quasi il doppio rispetto alla media degli altri Paesi UE: in Italia solo il 18,7% ha un titolo universitario, contro il 34,9% medio dei paesi Ocse. Se si considerano solo i giovani tra i 25 e i 34 anni tale numero sale al 26,9% contro il 42,6% della media Ocse.
In Italia spendiamo meno che negli altri paesi per lāistruzione (-28%). Oltre a questo, il tasso di abbandono prematuro degli studi ĆØ del 14,5% in costante crescita, contro il 10,6% europeo e la percentuale di Neet tra i 20 e i 34 anni ĆØ del 28,9% contro una media Europea del 16,5%.
LIVELLO DI ISTRUZIONE | TASSO DI OCCUPAZIONE | TASSO DI DISOCCUPAZIONE |
Licenza di scuola elementare, nessun titolo di studio | 47.6% | 17.5% |
Licenza di scuola media | 57.5% | 12.7% |
Diploma | 73.4% | 8.9% |
Laurea e post-laurea | 83.5% | 4.6% |
67.6% | 9.8% |
Il tasso di occupazione e di disoccupazione in Italia nel 2018 (15-64 anni, fonte JobPricing)
Il rischio disoccupazione
Il rischio di disoccupazione, come ĆØ logico, ĆØ inversamente proporzionale al titolo di studio: il tasso di disoccupazione fra coloro che non hanno titoli o si fermano alla licenza elementare (17,5%) ĆØ 4 volte superiore a quello dei laureati (4,6%).
Se si considerano invece coloro che hanno la licenza di scuola media inferiore (12,7%), la differenza con i laureati scende a circa 3 volte e a circa 2 volte per i diplomati (8,9%). Restringendo il campo ai giovani fra i 25 e 34 anni il tasso sale proporzionalmente per tutti, con una media generale che passa dal 9,8% al 14,5%.
La laurea come antidoto
Dal 2008 ad oggi, la laurea si ĆØ dimostrata la ābarricataā più solida per contrastare la crescente disoccupazione giovanile. Il numero di Neet in Italia ĆØ di circa un milione e 328mila, dei quali, secondo Anpal, lā89% non ĆØ in possesso di una laurea. Inoltre, secondo lāultimo rapporto di Almalaurea, sebbene a un anno dalla laurea il tasso di disoccupazione non si discosti molto da quello medio nazionale per i giovani fra i 25 e i 34 anni (14,5%), a cinque anni dalla laurea si registra invece una marcata riduzione.
Nello specifico, il tasso di disoccupazione scende al 6,5% per la laurea di primo livello, 6,8% per la laurea di secondo livello, 6,9% per la magistrale biennale e 7,2% per la magistrale a ciclo unico. Da notare, però, che il tasso di disoccupazione dei neolaureati ad un anno dal titolo è in costante riduzione dal 2012 in poi (dal 30 al 40% in meno a seconda del tipo di laurea).
Retribuzioni e prospettive di carriera
Le retribuzioni medie sono decisamente più basse per chi ha conseguito una laurea triennale (29.717 euro) rispetto a chi ha ottenuto una laurea magistrale (41.629 euro) o un master di primo o secondo livello (rispettivamente 41.242 euro e 46.763 euro). Anche le prospettive di crescita retributiva durante la carriera sono più basse per una laurea triennale (25,8%) rispetto a quelle di una laurea magistrale (55%) o di un master (fino al 116,8%).
Il motivo di tali differenze retributive ĆØ legato al fatto che con una laurea si ha una probabilitĆ 4 volte superiore al diploma di diventare quadro o dirigente e, con un master, addirittura di 7 volte.
LIVELLO DI ISTRUZIONE | RAL |
Scuola dell’obbligo | 25352 euro |
Diploma di scuola professionale | 26695 euro |
Diploma di media superiore | 30097 euro |
Laurea triennale | 29717 euro |
Master di I livello | 41242 euro |
Laurea magistrale | 41629 euro |
Master di II livello | 46763 euro |
Meglio le private e i Politecnici del Nord
I laureati in atenei privati o nei politecnici hanno in media stipendi superiori rispetto a chi ha conseguito il diploma di laurea in universitĆ pubbliche (44.566 euro di Ral per gli atenei privati; 42.707 euro per i politecnici e 39.056 euro per gli atenei pubblici).
Oltre a questo, chi si laurea al Nord ha in media una Ral superiore del 3% rispetto a chi si laurea al Centro e del 10% rispetto a chi si laurea al Sud o sulle Isole. FacoltĆ come Scienze biologiche, giuridiche e fisiche garantiscono i migliori stipendi tra i 25 e i 34 anni di etĆ con Ral intorno ai 35.000 euro contro i circa 30.000 euro di facoltĆ come ingegneria chimica e dei materiali.
La maggior crescita retributiva, una volta giunti alla maturitĆ professionale, ĆØ associata a studi di ingegneria, chimica ed economia con Ral medie che sfiorano i 61.000 euro e una crescita retributiva del 98,4%.