Active Ageing: inclusione dei lavoratori maturi e capacità di innovazione

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Active Ageing: dall’inclusione dei lavoratori maturi alla capacità di produrre innovazione

La situazione demografica del nostro Paese pone il mondo della direzione del personale di fronte a una importante sfida: la gestione dei lavoratori maturi.

Il fenomeno non è circoscritto ai nostri confini tanto che l’Active Ageing è diventato un terreno di studio manageriale e tema di discussione all’interno dell’Unione Europea: le aziende devono dotarsi di un piano anti ageing entro il 2020. L’equilibrio tra lavoratori junior e lavoratori senior si è rotto e, di fronte a una nuova fisionomia della popolazione aziendale, è necessario innanzitutto maturare consapevolezza rispetto alla complessità del fenomeno e, in secondo luogo, sviluppare un contesto organizzativo all’interno del quale la dimensione anagrafica non venga percepita come un freno – o peggio ancora un costo – per l’evoluzione dell’organizzazione ma piuttosto un’opportunità.

Il valore di un gruppo intergenerazionale

Come fare dunque per disegnare un’organizzazione in grado di gestire e valorizzare un mix generazionale che si sta fortemente sbilanciando verso gli over ’50? Innanzitutto è fondamentale mettere in atto un processo di decostruzione di alcuni stereotipi: correlare la performance all’età, associare l’invecchiamento alla diminuzione delle capacità cognitive, considerare la dimensione anagrafica un vincolo nei percorsi di avanzamento della carriera. Gli stereotipi sull’invecchiamento possono influenzare le decisioni organizzative e incidere negativamente sul clima aziendale.

Le nostre aziende non possono permettersi tutto questo anche perché, al contempo, la richiesta di esprimere innovazione continua diventa sempre più pressante. In questo scenario la creazione di gruppi di lavoro sempre più intergenerazionali rappresenta un’opportunità per mettere a valore conoscenze consolidate con competenze acquisite di recente, magari legate all’universo digitale. Le neuroscienze hanno dimostrato che l’apprendimento non è confinato in una fase della vita. Progettare un contesto teso a favorire lo scambio di conoscenze e capace di mantenere alta la motivazione incidendo così sul benessere delle persone rappresenta oggi un’opportunità per creare un nuovo patto tra l’azienda e tutte le persone che ne fanno parte.

L’incontro, che si terrà il 4 aprile 2019 dalle ore 9:00 alle 14:00 al Cassina Plaza di Via Roma 108 a Cassina de Pecchi (Milano) sarà l’occasione per approfondire i seguenti temi:

  • Decostruzione degli stereotipi: abbassamento delle facoltà cognitive, motivazione, performance
  • Creazione di un contesto aziendale in grado di valorizzare le diversità anagrafiche
  • Team intergenerazionali e innovazione

A questo link il programma e l’iscrizione

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