Nuovi orizzonti per la formazione manageriale

Come costruire il futuro attraverso competenze manageriali efficaci per affrontare la complessità, il cambiamento e la velocità dell’innovazione. Se ne è discusso in occasione della XVII Giornata della Formazione Manageriale organizzata da Asfor.

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Asfor manager

di Laura Reggiani |

Futuro, competenze e cultura. Sono queste le parole chiave che sono state al centro della XVII Giornata della Formazione Manageriale organizzata da Asfor, che si è tenuta a fine giugno presso la Cuoa Business School, nella splendida cornice di Villa Valmarana Morosini ad Altavilla Vicentina.

Ad aprire i lavori, Federico Visentin, presidente di Cuoa e Marco Vergeat, presidente di Asfor, che hanno definito la cornice e il focus della giornata dedicata a indagare come sia possibile farsi trovare preparati a rispondere a una realtà in continuo e veloce mutamento e come farsi parte attiva nel creare consapevolezza tra le imprese che si trovano schiacciate dalla complessità e come la formazione, oggi più che mai, sia chiamata a svolgere un ruolo sociale.

Il ruolo sociale della formazione

“La riflessione sulla formazione è avviata, l’attenzione è crescente e importante, non solo per la formazione continua, ma anche per l’alta formazione, che qui al Cuoa decliniamo molto bene” ha spiegato Visentin. “La formazione è opportunità di crescita per le nostre imprese. Chi si occupa di formazione ha un impegno sociale: non dobbiamo solo interrogarci per migliorare noi stessi, è fondamentale essere parte attiva verso le imprese e le persone, ma soprattutto verso chi ancora non sente l’importanza di lavorare sullo sviluppo continuo delle competenze. Le imprese devono acquisire consapevolezza del fatto che è indispensabile essere preparati. Nessuno parla male della formazione a livello istituzionale e politico, ma alla prova dei fatti non c’è sostegno vero, misure concrete a supporto o al massimo si tratta di misure discontinue. Al Cuoa, con determinazione, stiamo cercando di portare avanti questo ruolo sociale, perché riteniamo che la cultura sia l’unica chiave per il successo e la crescita delle imprese, del territorio e del Paese”.

“Ha un senso importante essere qui oggi, perché Cuoa è la più longeva business school italiana, nata da una visione importante, oggi più che mai condivisa: formare una classe dirigente capace di traghettare le imprese verso il futuro” ha spiegato Vergeat. “Sogni, futuro, cultura sono parole chiave per affrontare i temi legati alla gestione della formazione nell’era della complessità. Asfor è un sistema, che deve sentire e rappresentare tutti gli attori che possono contribuire a portare avanti questa missione e si impegna ad aiutare ad affrontare e superare la difficoltà di vedere un futuro condiviso. Il ruolo del formatore manageriale è ispirare dei valori, connettere fonti, avere visione articolata dell’apprendimento, avere consapevolezza. Come formatori oggi dobbiamo cercare una strada per vedere in modo nuovo il nostro mestiere”.

Il valore della complessità

Nell’intervento “Creare il valore esplorando la complessità: nuove opportunità per la formazione manageriale”, il direttore scientifico di Cuoa e rettore dell’Università di Udine, Alberto Felice De Toni, ha mostrato come la digitalizzazione oggi in atto non riduca la complessità ma la amplifichi.

Complessità che, secondo De Toni, presenta dei lati oscuri, come la disoccupazione digitale, un capitalismo di tipo monopolistico e l’impreparazione, ma anche dei lati chiari, come l’aumento dell’efficienza produttiva, il trasferimento del valore all’utilizzatore e le nuove opportunità di business e che per questo va esplorata in quanto fonte di valore.

A seguire, Marco Bentivogli, segretario generale Fim-Cisl e Andrea Bruno Granelli, socio fondatore di Kanso, sono tornati sul tema della complessità, evidenziando il ruolo delle persone che, nella rivoluzione digitale e nei processi di innovazione organizzativa, ritornano ad essere protagoniste, e la conseguente necessità di ripensare le forme e i modi del lavoro.

Nel pomeriggio, i partecipanti si sono divisi nella sessioni di lavoro a gruppi sul tema “Innovation and Learning: la nuova formazione manageriale nell’era del digitale”, impostate e gestite da Asfor.


Coraggio, visione e leadership

Veronesi CalzedoniaPresidente di Calzedonia, da lui fondata nel 1986 a Verona per promuovere la vendita di calze attraverso una catena di negozi specializzati, Sandro Veronesi è stato premiato con l’Asfor Award for Excellence 2019, un premio che celebra i profili professionali di eccellenza nel campo dell’impresa e del management.

Il Consiglio Direttivo Asfor ha ritenuto di conferire tale riconoscimento per:

 

  il coraggio, la vision e la leadership con cui negli anni ’80 ha fondato Calzedonia, un modello di impresa particolarmente efficace e competitivo nel difficile panorama globale;

  aver saputo porre al centro dell’essere imprenditore il valore dell’intuizione e dell’innovazione, valorizzando le persone, sostenendole nello sviluppo delle competenze attraverso specifici programmi formativi e garantendo un sistema di welfare aziendale;

  aver saputo coniugare internazionalizzazione e rapporto con il territorio d’origine, contribuendone al suo sviluppo;

la strategia di sviluppo incentrata sul tema della sostenibilità ambientale e sociale.

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