ASSOLAVORO | Audizioni Camera su decreto dignità e reddito di cittadinanza

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Assolavoro su decreto dignità e reddito di cittadinanza

Nell’ambito dell’audizione svoltasi il 4 marzo presso le Commissioni riunite Lavoro e Affari Sociali della Camera dei Deputati, Assolavoro, l’Associazione Nazionale delle Agenzie per il Lavoro che rappresenta l’87% del settore, ha illustrato una serie di proposte emendative finalizzate a rendere concretamente attuabile la parte del provvedimento che disciplina le modalità e le procedure di inserimento lavorativo dei percettori del Reddito di Cittadinanza.

I numeri del Decreto Dignità

La delegazione di Assolavoro, composta dal Direttore Generale, Agostino Di Maio, e dal Consigliere con delega alle transizioni verso il lavoro, Antonio Bonardo, ha riportato i dati dell’Osservatorio Datalab dai quali emerge che da luglio a dicembre 2018 ci sono 39mila persone in meno occupate attraverso le Agenzie per il Lavoro; persone che avevano un contratto di somministrazione che prevede per legge retribuzione e diritti tipici del lavoro dipendente e che ora non lavorano più con le Agenzie.

Il contestuale aumento del lavoro a chiamata (+15mila da luglio a dicembre 2018) e del lavoro occasionale (+50mila lo scorso anno) confermano la lettura secondo la quale con il Decreto Dignità  le persone con maggiori competenze sono state stabilizzate prima, mentre chi ha una professionalità  meno elevata è scivolato verso forme meno tutelate di lavoro o verso la disoccupazione. Da qui la necessità  di rivedere il Decreto Dignità e in particolare le causali per il lavoro in somministrazione che hanno come unico effetto quello di scoraggiare l’utilizzo della forma di flessibilità  con maggiori tutele per il lavoratore.

Ecco il testo dell’audizione: http://www.assolavoro.eu/sites/default/files/article/Assolavoro%20-%20Audizione%20Camera%2004.03.2019.pdf

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