PIAAC: un aiuto concreto per i centri per l’impiego

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Il 5 febbraio è stato presentato al CNEL il “Rapporto PIAAC – Formazione & Competenze Online“, uno strumento di autovalutazione delle competenze chiave per la vita quotidiana e per lo sviluppo professionale nella società contemporanea, sperimentato da Anpal e realizzato da OCSE e Commissione europea.

Il target scelto da Anpal in questa prima fase è stato quello dei disoccupati di lunga durata in carico ai centri per l’impiego per verificare l’efficacia dello strumento in termini di profilazione, inserimento e reinserimento nel mercato del lavoro.

Migliorare il sistema di incontro tra domanda e offerta di lavoro, orientare verso le professioni più richieste e puntare al miglioramento delle competenze di base e specialistiche, sono tra gli obiettivi dello strumento PIAAC e tra le priorità espresse dal direttore generale di Anpal Salvatore Pirrone nell’introdurre i lavori. “La sperimentazione di PIAAC online presso i centri per l’impiego è stata utile – ha aggiunto – per capire come uno strumento di self-assessment delle competenze è percepito da utenti e operatori. Il prossimo passo, che è ormai vicino, è capire cosa fare una volta che si sono riscontrate eventuali carenze formative”.

I risultati della sperimentazione e il gradimento di utenti e operatori sono stati illustrati da Laura Agneni e Giovanna Linfante, del team di ricerca di Anpal. Sono stati globalmente coinvolti 181 centri per l’impiego, presenti in 19 Regioni italiane e nella P.A. di Trento, per un totale di 3.704 utenti.

Come funziona lo strumento PIAAC

Lo strumento, proposto online, in autosomministrazione tramite un codice di accesso individuale, è stato progettato per fornire un quadro delle competenze sia di tipo cognitivo, in materia di literacy, numeracy e problem solving in ambienti tecnologicamente avanzati, sia di tipo non cognitivo, con domande relative a fattori quali: competenze agite (nella vita quotidiana e in quella professionale), interessi e obiettivi di carrierabenessere soggettivo e salute.

La valutazione della sperimentazione è avvenuta somministrando due questionari: uno indirizzato agli utenti dei centri per l’impiego che hanno svolto i test, per rilevare la loro soddisfazione sulla capacità dello strumento nel far emergere competenze e potenzialità; un secondo destinato agli operatori, per raccogliere le loro valutazioni sul grado di fruibilità dello strumento da parte degli utenti, sulle difficoltà incontrate, anche in termini logistici ed organizzativi, e sull’utilità di PIAAC online quale eventuale dispositivo a supporto delle attività di profilazione qualitativa, anche rispetto ad altri già adottati in precedenza.

In chiusura, Paolo Sestito, responsabile Servizio struttura economica di Banca d’Italia e Stefano Scarpetta, direttore Lavoro, occupazione e affari sociali dell’Ocse, hanno sottolineato da una parte come la maggiore consapevolezza dei propri bisogni formativi e delle competenze apportata da PIAAC online nei disoccupati sia stata utile nella ricerca del lavoro, dall’altra le potenzialità del dispositivo PIAAC in un mercato del lavoro sempre più polarizzato, con alta domanda di high skill e di low skill.
Consulta le slides presentate al convegno:

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